I pompieri a lezione di «catastrofi»

Nascerà una «squadra speciale» in grado di valutare le frane

Per dimostrare l’attaccamento alla causa, la professoressa è diventata un volontario del Corpo. Per due anni ha dato lezioni di geologia agli agenti e ora dovrà preparare la «squadra speciale» in grado di riconoscere (e gestire) le frane più pericolose. Il gruppo sarà formato da una ventina di agenti, provenienti dalla Lombardia e dalle altre regioni del Nord. In primavera seguirà uno speciale corso tenuto a Milano dalla docente Monica Papini e da Laura Longoni, sua assistente al polo di Lecco del Politecnico.
Con l’ateneo, i vigili del fuoco hanno firmato un «contratto di didattica». Sono state organizzate lezioni a Milano, Roma e Dalmine. «I più bravi, ora, sono stati ammessi a questa settimana intensa di studio: diventeranno degli specialisti pronti a occuparsi di frane, crolli, scivolamenti».
La cosa difficile, in questi casi, è «leggere» i segnali che la natura manda. «Sono in programma anche delle uscite, andremo a vedere da vicino le frane per imparare a valutarne gravità e possibili sviluppi», spiega la docente.
Alla squadra speciale non mancherà certo il lavoro. Al Politecnico ricordano quanto successo poco più di un anno fa a Fiumelatte, in provincia di Lecco, dove un pezzo del monte Foppa franò sul paese.

È di qualche mese fa, invece, il rapporto sul rischio idrogeologico in Lombardia di Legambiente: nello studio si ricorda che l’84% dei Comuni a rischio ha autorizzato la costruzione di case vicino a fiumi o zone franose».
Ragione in più per preparare un gruppo di super esperti. «E in caso di calamità - conclude soddisfatta la docente - ci saremo anche noi due. Con la divisa, da volontarie».

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