I poteri per Roma capitale? Un’idea storica della destra

Omar Sherif H. Rida

L’autonomia legislativa per Roma come storico cavallo di battaglia della destra italiana. Una paternità rivendicata ieri durante il convegno «Il contributo della destra politica alla democrazia italiana» organizzato all’hotel Parco dei Principi dall’associazione del senatore di An Francesco Storace, «D-Destra», per celebrare il 60° anniversario della nascita del Movimento sociale italiano. Un appuntamento che ha visto tra i relatori anche la moglie del fondatore del Msi Giorgio Almirante, Donna Assunta Almirante, gli esponenti di An Guglielmo Rositani e Adalberto Baldoni e lo storico Giano Accame. È stato l’ex segretario del Msi Pino Rauti a sottolineare che «quando la sinistra parla di Roma Capitale mi tornano in mente gli appassionati discorsi con cui già molti anni fa alla Camera Giorgio Almirante invocava il Governatorato di Roma». «Avevano detto che l’avrebbero fatta entro i primi 100 giorni di governo - ha aggiunto Storace -. Evidentemente si sono resi conto che non stanno governando e quindi per farla aspettano di cominciare. Ho letto il titolo della proposta di legge e non riesco a capire come facciano attraverso una legge ordinaria.

Se si vogliono dare alla Capitale poteri legislativi, e io sono d’accordo, che si proceda con una legge costituzionale, altrimenti è solo un capriccio». Infine una battuta sul deficit della sanità laziale che Marrazzo avrebbe addebitato proprio a Storace: «Ha molta fantasia».

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