I progetti «nascosti» di Achille Castiglioni

Achille Castiglioni è sinonimo universale di design. Difficile trovare qualcuno che non abbia negli occhi e nella memoria uno dei suoi oggetti di arredo (dalle lampade Arco e Parentesi alle sedie Mezzadro e Allunaggio, tanto per buttare lì qualche esempio tra le decine possibili) che hanno fatto e continuano a fare il giro del mondo, esposte permanentemente nei principali musei del pianeta. Magari senza sapere chi sia l’autore di quelle semplici linee e magiche forme trasfuse in strumenti pratici e funzionali d’uso quotidiano. Ma esiste anche un aspetto del genio creativo e dell’attività artistica del designer milanese, scomparso nel 2002 all’età di 84 anni, sconosciuto ai più e, per certi versi, assolutamente inedito: quello dei progetti di allestimenti e di architettura, come il Palazzo della Permanente di via Turati a Milano o le più effimere strutture itineranti della Rai. Bene, sarà possibile scoprire gusto e maestria di questo «Castiglioni nascosto» con la mostra «Effetto Castiglioni», curata da Didi Gnocchi, in programma dal 12 al 24 aprile - in occasione del Salone internazionale del Mobile - nello showroom De Padova di corso Venezia 14 (info: 02-777201, ingresso libero). Come? Con l’esposizione, per la prima volta al pubblico, delle maquette dei progetti firmati dal maestro. Tra i 23 modellini in mostra, anche due opere «misteriose»: progetti senza nome nè data, custoditi - come tutti gli altri - dallo Studio Museo Achille Castiglioni di piazza Castello 27 e in attesa di attribuzione (il pubblico sarà invitato a indagare al riguardo...). «Sorprende la capacità di dare forma visiva a idee e intuizioni architettoniche utilizzando spesso materiali semplicissimi, addirittura improvvisati - spiegano i figli del designer Giovanna e Carlo -; come nel caso del Gruppo Rionale Fascista, ironicamente realizzato usando fette di formaggio, o la valigetta da rappresentante, contenente i modellini in legno di quattro chiese parrocchiali».

La mostra condurrà il visitatore attraverso gli oltre 400 mq di esposizione, lungo un percorso tracciato da una scenografia multimediale (a cura di Paolo Di Benedetto), tra le maquette in primo piano, proiezioni su supporti impalpabili, ritratti e interviste. Val la pena ricordare che lo Studio Museo Achille Castiglioni è visitabile tutti i giorni feriali su prenotazione, attraverso la Triennale di viale Alemagna 6 o telefonando allo 02-8053606.

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