A 34 anni abita con i genitori e la sorella in Brianza, a Lentate sul Seveso, non riesce a trovare un lavoro da un po' e, nei momenti più bui, può capitare che dia fuoco a qualcosa. Va detto che non ha mai fatto male fisicamente a nessuno, ma non si può negare che qualche problema ce l'abbia l'uomo italiano che i carabinieri della compagnia di Seregno, guidati dal maggiore Corrado Quarta, hanno denunciato domenica dopo che è lo hanno sorpreso dopo che aveva appiccato un incendio a due scivoli nel parco giochi di via Trento, nella sua Lentate.
Non bastasse il 34enne è inoltre gravemente indiziato di essere il responsabile di altri due episodi, avvenuti nei giorni scorsi sempre a Lentate. Sabato 12 ottobre, nel parco pubblico di via Grandi, c'era stato infatti un primo incendio di uno scivolo in plastica, fiamme domate dall'intervento di alcuni residenti. Mercoledì scorso, poi, il 23 ottobre, un atto vandalico simile era accaduto in un altro parco giochi, in via Puccini. In quel caso per domare il fuoco era stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco di Seregno.
I carabinieri di Seregno hanno cominciato a seguire il 34enne che ha precedenti in tal senso: dopo aver litigato con il titolare di una videoteca nel 2014 gli aveva incendiato la vettura insieme a un amico, fatto per il quale nel 2018 era stato condannato. Le indagini e l'intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio su questo particolare tipo di obiettivo sensibile - i parchi giochi - da parte dei carabinieri a seguito dei due incendi hanno permesso domenica di individuare e cogliere sul fatto il disoccupato. Che, dopo avere messo del materiale infiammabile alla base dello scivolo nel parchetto, aveva appiccato il fuoco. I militari sono riusciti a spegnere l'incendio appena divampato e a raggiungere l'autore del rogo che, nel frattempo, stava cercando di scappare.
Il giovane uomo è stato così denunciato a piede libero all'autorità giudiziaria presso il Tribunale di Monza. Durante la perquisizione della sua abitazione i genitori hanno convenuto con i militari che è arrivato il momento di far curare il figlio.
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