da Brescia
Un corto circuito al quadro elettrico. Un guasto accidentale e un intero edificio che va a fuoco, uccidendo unanziana signora in villeggiatura. È questo il bilancio dellincendio che nella notte tra domenica e lunedì ha devastato l'Hotel Conca Verde a Zone, in provincia di Brescia, una tranquilla località nell'area collinare affacciata sul lago d'Iseo, meta nei mesi estivi di un discreto numero di turisti. Anche Anselmina Carconi, la signora rimasta uccisa nel rogo, aveva scelto Zone come luogo dove trascorrere la sua villeggiatura: ottantunenne di Brugherio (Milano), era giunta nel paese da sola e da sola soggiornava presso lalbergo dove ha trovato la morte. Altre dodici persone sono rimaste ferite nellincendio, soprattutto per intossicazione da monossido di carbonio. Le loro condizioni non destano però preoccupazione: sono stati ricoverati tutti nei presidi dell'Asl «Mellino Mellini» di Chiari (Brescia), concentrati soprattutto nellospedale di Iseo.
Lallarme è scattato alle 4 di ieri mattina, come conferma la testimonianza di un carabiniere intervenuto sul luogo dellincendio: «Intorno alle 3.50 siamo stati avvisati dai vigili del fuoco di Brescia che erano intervenuti per domare un rogo a Zone». Secondo le prime ricostruzioni, le fiamme si sarebbero propagate allinterno delledificio: gli ospiti dellhotel sono stati svegliati dal fumo che ha invaso le loro stanze, mentre le fiamme si scatenavano al pian terreno delledificio interessando in particolare la zona ristorante-bar. Sono le stesse forze dellordine a confermare lattuale ipotesi sullorigine accidentale dellincidente: «Secondo gli attuali accertamenti l'incendio è stato causato da un corto circuito al quadro elettrico dell'albergo. I feriti? Non sono gravi, la maggior parte è stata intossicata dalle esalazioni di monossido di carbonio, ma se la caveranno in pochi giorni». Peggio è andata alla signora Carconi, che probabilmente ha perso i sensi prima di riuscire a mettersi in salvo.
Immediata ed efficiente è stata comunque la macchina dei soccorsi: sul posto sono intervenuti vigili del fuoco provenienti da Brescia, Darfo Boario e Palazzolo sullOglio: una quarantina di soccorritori hanno lavorato fino alle prime luci dellalba per spegnere ogni focolaio, utilizzando una quindicina di uomini oltre a unautobotte e un'autoscala. Insieme a loro hanno lavorato anche i carabinieri di Chiari e gli uomini del 118.
Ora le indagini sono coordinate dal luogotenente Domenico Nitti della Compagnia dei carabinieri di Chiari, con la collaborazione del maresciallo Elio Renda, comandante della stazione di Marone. Resterà da stabilire ora se la causa dellincendio sia stata davvero accidentale come sembra o se allorigine dellincidente non ci sia un motivo doloso.
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