India, non fa i compiti: ucciso a soli 7 anni

L'insegnante avrebbe massacrato il piccolo che aveva anche la colpa di non aver pagato le tasse scolastiche

India, non fa i compiti: ucciso a soli 7 anni

Non aveva fatto i compiti. E per questo è stato ucciso. Ad ammazzare il piccolo sarebbe stato l'insegnante che l'ha ammazzato a botte. E' incredibile la notizia che arriva dall'India e precisamente da una scuola materna di Bareilly, nello stato dell'Uttar Pradesh. Non ci sono parole per raccontare l'orrore che colpisce il gigante asiatico che prova a uscire da un'arretratezza senza limiti. Ogni volta, è successo anche per gli stupri, si resta basiti per il degrado dell'immenso paese che deve fare i conti con realtà sconvolgenti. Da questa cartolina medioevale esce l'ultimo, terribile episodio di violenza. Il bambino aveva due colpe, almeno agli occhi del cosiddetto docente: non aveva studiato a sufficienza la lezione e non aveva pagato le tasse scolastiche in tempo. Così è scattata la rappresaglia: il piccolo è stato sbattuto contro un muro con forza e ha cominciato a perdere sangue dal naso. A un certo punto, ma i dettagli della storia sono ancora incerti, sono stati chiamati i genitori cui è stata raccontata una pietosa bugia: è stato chiesto loro di andare a recuperare il figlio perchè malato.

In realtà il bambino era incosciente all'interno della scuola. E nessuno ha provato ad accelerare i tempi, portandolo di corsa in un ospedale. Le ferite alla testa sono state fatali e hanno provocato la morte dello sfortunato alunno. Al momento nessuno è stato ancora arrestato.

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