Roma - I segnali di ripresa ci sono. La produzione industriale a gennaio è cresciuta del 2,6% rispetto a dicembre 2009 ed è diminuita del 3,3% rispetto a un anno prima. Lo rende noto l’Istat, precisando che su base annua la variazione corretta per effetti di calendario fa registrare un aumento dello 0,1%. "Si tratta del primo dato tendenziale positivo dall’aprile del 2008" sottolinea l’Istat. Ma gli effetti della crisi continuano a sentirsi: il dato del pil per il 2009, infatti, si attesta al -5,1%. E' il dato peggiore dal 1971.
I dati settore per settore Per quanto riguarda i principali raggruppamenti industriali, su base congiunturale si registrano tutte variazioni positive: +3,3% per i beni strumentali, +2,3% per l’energia, +2,1% per i beni intermedi e +1% per i beni di consumo totale. Guardando ai diversi settori di attività economica, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si registrano aumenti nei settori dei prodotti farmaceutici (+12,8%), dei prodotti chimici (+11,8%), della fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica (+10,2%) e dei mezzi di trasporto (+6,9%). Le diminuzioni più marcate hanno riguardato la metallurgia e i prodotti in metallo (-10%) e l’attività estrattiva (-8,4%).
Pil 2009: -5,1% Nel quarto trimestre del 2009, secondo i dati definitivi di Istat, il pil è sceso dello 0,3% sui tre mesi precedenti, quando aveva mostrato un rialzo dello 0,5%. A livello tendenziale il pil è sceso del 3% rispetto al -4,8% del terzo trimestre 2009. I dati sono stati rivisti rispetto alla stima preliminare diffusa da Istat il 12 febbraio, che indicava una variazione congiunturale di -0,2% e una variazione annua di di -2,8%. Come conseguenza, Istat ha modificato anche la variazione media annua, abbassandola a -5,1% dalla stima di -4,9%. Il pil acquisito per il 2010 è pari a -0,1%, aggiunge l’Istat.
Confindustria: difficile fare meglio Per l’Italia sarà difficile centrare quest’anno il target di aumento del Pil oltre l’1%. "Se confermata farà da traino a un rimbalzo significativo del Pil, dopo la contrazione nel quarto (-0,3%). Rimane comunque difficile centrare quest’anno un incremento del Pil superiore all’1% medio annuo".
Secondo Confindustria, inoltre, l’andamento altalenante della produzione industriale, legato anche alla distribuzione delle giornate lavorative di calendario, "rimane coerente con una ripresa dal profilo lento e graduale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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