Ancora una volta il nostro Paese si conferma eccellenza nel campo dell'innovazione e della ricerca: in questo caso un plauso va al Centro Cardiologico Monzino, l'ospedale privato e IRCCS di Milano che si dedica alla cura e alla ricerca nell'ambito delle malattie cardiovascolari per aver effettuato il primo intervento di ablazione atriale (che cura le aritmie cardiache) con un nuovo metodo rivoluzionario, sicuro ed efficace praticato con il sistema Affera "che crea un nuovo paradigma nel campo dell’elettrofisiologia, eseguendo simultaneamente le procedure di diagnosi e trattamento", spiegano gli esperti del Monzino.
Come funziona Affera
In generale, si parla di ablazione quando un paziente è affetto da fibrillazione atriale, in pratica un'aritmia cardiaca: la novità di questo sistema è quella di riuscire a effettuare mappaggi ad alta densità oltre a erogare energia sia in radiofrequenza sia a campo pulsato con un un unico catetere che serve sia per la diagnosi che per il trattamento. In questo modo i vantaggi per il paziente saranno enormi visto che l'operazione risulta contemporaneamente sia molto più efficiente ma anche meno invasiva e più veloce rispetto a quelle effettuate con i tradizionali cateteri.
"Orgogliosi della nuova possibilità"
"Per anni abbiamo trattato efficacemente i pazienti con i tradizionali sistemi di ablazione termica, in particolare con la crioablazione, e da oggi siamo orgogliosi di poter offrire loro una migliore opzione terapeutica grazie a una soluzione tecnologica più avanzata”, ha dichiarato il prof. Claudio Tondo, Direttore del Dipartimento di Aritmologia del Centro Cardiologico Monzino e a capo del team che ha eseguito il primo intervento di questo genere. "Gli attuali standard di trattamento e i relativi limiti tecnologici vengono superati oggi dal nuovo sistema integrato Affera che consente di aumentare l’efficienza delle procedure di ablazione cardiache eliminando la necessità di effettuare scambi tra cateteri diagnostici e terapeutici", ha aggiunto, sottolineando che al Monzino sono ancora una volta "pionieri nel trattamento delle aritmie e di poter affermare che se c’è una nuova tecnologia nel mondo da noi è disponibile o in fase di sperimentazione", conclude Tondo.
I numeri in Italia: 120 mila nuove diagnosi ogni anno
I pazienti con aritmie, fibrillazioni atriali o tachicardie sopraventricolari sono più di un milione visto che si tratta di patologie abbastanza comuni ma che possono avere risvolti molto pericolosi come insufficienza cardiaca, maggior rischio
ictus e perfino la morte. Nel nostro Paese le persone che soffrono di queste problematiche sono circa il 2%: ad esserne più esposti sono specialmente gli over 75 con circa 120mila nuove diagnosi ogni anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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