Sangue in "animazione sospesa". Cos'è la tecnica del CryoSCAPE che rivoluzionerà la medicina

Gli scienziati dell'Istituto Allen hanno sviluppato una tecnica che mantiene vive le cellule del sangue in profonda congelazione

Sangue in "animazione sospesa". Cos'è la tecnica del CryoSCAPE che rivoluzionerà la medicina
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Una scoperta davvero incredibile quella che arriva dallo statunitense Allen Institute; un team di scienziati ha infatti trovato il modo di mantenere vive le cellule del sangue dopo il prelievo mediante una tecnica di "animazione sospesa", chiamata CryoSCAPE. Gli studiosi hanno lavorato a lungo per cercare di ovviare a un problema fino ad oggi inevitabile. Una volta prelevato dal corpo, infatti, il sangue subisce delle modificazioni molecolari e questo comporta un determinato costo per l'esecuzione di certi esami.

Grazie alla tecnica del CryoSCAPE, il sangue viene messo in "animazione sospesa". La sua composizione viene preservata, e non si verificano alterazioni di sorta. Questo si deve al congelamento, che impedisce ogni tipo di trasformazione. Si tratta di una tecnica davvero fenomenale, che potrebbe rivoluzionare la medicina. Solitamente in meno di sei ore il sangue comincia ad alterarsi dopo il prelievo, e ciò ha costituito un importante problema a seconda del tipo di esame che doveva essere svolto sul campione raccolto. Si pensi a esami complessi, come il sequenziamento dell'RNA cellulare, oppure a quelle zone che si trovano lontane dai laboratori di analisi. Cittadini residenti in piccole comunità e che hanno bisogno di sottoporsi a un determinato esame, rischiano di ottenere risultati non perfettamente attendibili perché il loro campione di sangue impiega del tempo per arrivare al laboratorio.

Da qui l'importanza di trovare un modo per "congelare" il sangue e impedirne le modificazioni. I ricercatori dell'Allen Institute for Immunology hanno così inventato il CryoSCAPE. Grazie a una particolare miscela chimica, preconfezionata in un piccolo tubo, il sangue viene messo in una sorta di "animazione sospesa" e non va incontro ad alterazioni. Il congelamento, infatti, preserva tutti i suoi componenti.

"Volevamo risolvere questo problema sviluppando una metodologia che consentisse l'immediata stabilizzazione del sangue", ha dichiarato il dottor Peter Skene dell'Allen Institute. "Questa tecnica ti consente, in un certo senso, di mantenere il campione nella fase in cui era quando il paziente ha dato il sangue per la prima volta", ha spiegato la dottoressa Lisa Forbes Satter, immunologa e pediatra presso il Baylor College of Medicine e il Texas Children's Hospital.

"Sarebbe un punto di svolta per le istituzioni e le cliniche che non hanno molte risorse".

La scoperta, pubblicata sul Journal of Translational Medicine, potrebbe davvero rivoluzionare la medicina per come la conosciamo.

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