Tumori, scansione del corpo in meno di un minuto: cos'è la nuova Pet/Ct

È il primo strumento presente in Europa in grado di analizzare ogni singola parte dell'organismo a caccia dei tumori: cos'è e come funziona la nuova "PET/CT total body" presente al Sant'Orsola di Bologna

Tumori, scansione del corpo in meno di un minuto: cos'è la nuova Pet/Ct
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L'Italia si conferma eccellenza europea e mondiale anche in campo di ricerca oncologica: al Policlinico Sant'Orsola di Bologna è stato presentato un dispositivo innovativo e di ultima generazione, la "PET/CT total body" in grado di fare una scansione così dettagliata dell'organismo umano da scovare anche la cellula tumorale più piccola e nascosta e intervenire in tempo utile. Non solo: il nuovo dispositivo abbatte le tempistiche per questo tipo di esame da dodici minuti a soltanto uno (sessanta secondi).

Come funziona

È la prima volta in Europa che è possibile seguire la distribuzione di una molecola in tutto il corpo umano con un'unica scansione. L'investimento, di 21 milioni di euro, è stato possibile grazie a fondi di ricerca aziendali e regionali. In questo modo non vengono soltanto abbattute le tempistiche di un esame oltre all'individuazione delle metastasi tumorali ma si aprono importanti orizzonti di ricerca anche per lo sviluppo di farmaci ad hoc. Il dispositivo è dotato di "imaging avanzato dedicato alla ricerca (RM3 tesla e Tac Spettrale)", con una tecnologia sviluppata in California: nel mondo sono soltanto una decina i dispositivi come questo.

Come spiegano gli esperti del Sant'Orsola, la sensibilità è dieci volte maggiore rispetto ai predecessori con un campo visivo di quasi due metri superando nettamente i dispositivi attualmente in commercio: inoltre, sono presenti algoritmi e "software di post-elaborazione estremamente avanzati che includono tecniche di Deep Learning e Intelligenza Artificiale".

Le prospettive

Il salto in avanti per la ricerca in campo oncologico è fondamentale: il nuovo dispositivo apre nuove frontiere anche per lo studio delle patologie non facilmente esaminabili come il tumore del rene o malattie autoimmuni. "I vantaggi e le applicazioni cliniche: uno strumento in più contro mielomi e linfomi, la diagnosi di recidive neoplastiche (tumori della mammella, melanomi, tumori SNC, tumori del tubo digerente e tumori dell’ovaio), lo studio di processi infettivi (endocarditi e setticemie) e la diagnosi precoce di risposta al trattamento (CAR-T, immunoterapia, target therapy)".

L'enorme sensibilità consente anche una netta diminuzione del farmaco di contrasto, circa l'80% in meno con netti vantaggi per tutti i pazienti che dovranno ripetere questo tipo di esame. Questa nuova "PET/CT Total-Body" si aggiunge ad altri quattro tomografi PET/CT e alla "radiofarmacia con ciclotrone da 17 MeV" che produce radiofarmaci già sul mercato ma anche innovativi: in questo modo il polo bolognese si conferma eccellenza e all'avanguardia nel campo della ricerca e dell'attività clinica.

Fino ad ora, però, il fiore all'occhiello dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna è sicuramente la PET con più di 14mila esami ogni anno con il centro italiano al primo posto nel nostro Paese e tra i primi cinque in Europa.

Si tratta di un esame diagnostico che utilizza "un radiofarmaco e un tomografo capace di rilevarlo e seguirne il percorso all’interno dell’organismo". Questo esame è fondamentale per rilevare nell'organismo eventuali cambiamenti del metabolismo dei tessuti.

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