Gli insofferenti

Lasciate perdere come vi siete schierati sui singoli temi. Guardate dall’alto.
1) Riccardo Villari è stato candidato da un partito politico e poi eletto democraticamente da un organismo parlamentare. Tutto in regola, ma la regola sarà probabilmente aggirata.
2) La sospensione dell’alimentazione artificiale che tiene in vita Eluana Englaro è stata definitivamente autorizzata dalle Sezioni unite civili della Cassazione, con ciò respingendo un ricorso della Procura di Milano. Tutto in regola, mancando una normativa: ma il governo ha sinora ventilato come ineseguibile una sentenza giudicata tuttavia eseguibile.
3) Un’associazione di atei e agnostici (Uaar) ha chiesto l’affissione della frase «dio non esiste» sui cartelloni pubblicitari appesi sugli autobus di Genova. Tutto in regola, poiché nessuna legge o regolamento lo proibisce (basta che il dio resti generico) e poiché la Costituzione e il Concordato, per farla breve, stabiliscono che l’espressione «dio non esiste» ha la stessa dignità giuridica della frase «Dio esiste». Tutto in regola, tanto che in altri Paesi la frase è stata pubblicata: nel nostro la regola è stata aggirata.
4) Se mi date una pagina, ve la riempio di altri esempi del genere.

Ciò posto, le regole sono fatte per essere cambiate: ma da noi nessuno le ha cambiate. Solo aggirate. La prossima volta che uno straniero vi dicesse che l'Italia è un Paese insofferente alle regole, ecco: sappiate di che cosa sta parlando.

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