Instabile Lo Scagno mette quattro coppie in camera da letto

Palco buio: un letto. Anzi tre, per altrettante «Camere da letto», ma le coppie sono quattro. Insomma una di troppo, che più o meno consapevolmente dà il via a un incalzante rimpiattino. O se preferite a un monopoli, dove le tappe del percorso non hanno il nome di strade e piazze ma si chiamano gelosia, incomprensione, segreti e non detti: magari un vecchio amore. In sintesi i grandi classici del più quotidiano dei ménage, quello matrimoniale, che nella scrittura di Alan Ayckbourn (Londra, 1939) si trasforma nella più scanzonata e intensa delle avventure tra equivoci, misunderstandings e un riso spesso amaro. E se l'ironia inglese ha fatto scuola sperano di farla anche loro, i registi e gli attori che portano a Genova questo brillante pezzo di teatro inglese targato 1975. Da allora le dinamiche di coppia non sono poi tanto cambiate: loro in quegli stessi anni, invece, vedevano la luce. Sono giovanissimi i protagonisti di «Camere da letto» in scena oggi e domenica 5 aprile alle ore 21 al teatro Instabile (via Cecchi 19, Genova; ingresso 10 €, ridotto 8 €; tel. 010.5702903- 347.0465008) ma soprattutto sono un gruppo. O meglio una compagnia teatrale, che ha fatto dello spazio dove si sono provati i primi spettacoli nel 2007 un castello e poi il proprio vessillo. Il luogo prescelto era una sorta di ufficio e allora tra spirito bohémien e orgoglio genovese si sono battezzati «Lo Scagno». Sono in sei - Licia Di Cristina, Paola Grazzi, Luca Rinaldi, Fabio Rivieccio, Andrea Scarel, Marzia Scarfò - ma girano anche in solitario e abbracciano volentieri anche altri artisti - in questo caso Ambra Giordano, Annamaria Mancini, Massimo Orsetti - nel loro cammino.
Cammino iniziato nella maggior parte dei casi da piccoli, quando il giro di boa dei trent'anni pareva lontano e si studiava dizione, mimica e portamento a scuola. Quella della Quinta Praticabile, fondata da Modestina Caputo, dove oggi alcuni di loro insegnano. In quella scuola che ha più il carattere di una famiglia - allegra sì, ma giustamente severa - e corre dagli otto agli ottant'anni e più, confesso di esserci passata anche io, che ne ho fatto dolcissimo ricordo. Loro, tra corsi, stage e spettacoli vi hanno trovato passione per la vita da portare in scena come compagnia all'Instabile e all'Albatros con spettacoli quali «Take five» e «Le donne di De André». Tra un progetto e l'altro e mille entusiasmi, si diceva, alcuni insegnano alla Quinta Praticabile mentre altri di giorno vestono diversi panni come nelle migliori pièce.

Architetto, avvocato e ingegnere non mancano all'appello in questa compagnia, che ci riporta per impegno, volontà e voglia di sperimentazione e di mettersi in gioco ai tempi d'oro del teatro a Genova. Quando la Superba «dimenticava» di esserlo stata per affermarlo nell'oggi guardando avanti e fuori da sé. E allora riproviamoci: l'appuntamento è ancora una volta a teatro.

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