Intellettuali "impiegati" e altre facce da festival. Dai bestseller a Tinder l'importante è godere per cinque giorni di follia

Un piccolo manuale per capire cos'è la fiera del libro di Francoforte: una piazza letteraria, un palcoscenico politico e un'occasione per rimorichiare...

Intellettuali "impiegati" e altre facce da festival. Dai bestseller a Tinder l'importante è godere per cinque giorni di follia

Dal nostro nostro inviato a Francoforte

La Buchmesse di Francoforte ha tanto da insegnare. È una vetrina eccezionale. Ecco cosa abbiamo capito dopo cinque giorni alla più importante fiera del libro.

CARRIERA In Italia, le mezze calzette hanno due modi per fare carriera nella cultura: dichiararsi fedeli al potere e dichiararsi infedeli al potere.

TALK SHOW La politica, l'impegno civile, l'intellettuale impegnato. Certi giorni, alla Buchmesse, sembra di vivere in un talk show. Molta La7, un po' di mamma Rai, un po' di Retequattro. Peccato non ci fosse il telecomando per spegnere tutto.

MUSSOLINI Per far parlare, si parla di M. Per polemizzare, si polemizza su M. Per attaccare il nemico politico, si tira in ballo M. A volte siamo proprio un Paese di M.

FASCISMO Immaginario.

ANTIFASCISMO Immaginario.

SPEED DATE Negli stand degli editori più grandi, quelli di lingua inglese, l'incontro tra venditore (di diritti) e possibile cliente avviene con le modalità della speed date. La donna si siede, i seduttori hanno trenta secondi per conquistarla, se non funziona avanti un altro.

POTERE Andrew Wylie, l'agente più potente al mondo, ha uno stand color marmo con la scritta dorata in alto. In molti hanno notato una certa somiglianza con le lapidi cimiteriali e si sono lasciati andare a gesti apotropaici.

TINDER L'accredito stampa offre un servizio on line che permette di incontrare persone interessanti dal punto di vista professionale. Si aspetta il match giusto, come nel famoso sito di appuntamenti erotici. «M'ha cercato 'na disegnatrice de ventisei anni». «Sì ma per lavoro». «A me pare 'na zozza».

EDITORI Tutti mecenati delle belle arti e principi del Rinascimento. Fino a quando c'è da pagare.

DISSIDENTI Il dissidente per eccellenza è Roberto Saviano. Antonio Scurati ha tentato il sorpasso ma non ci è riuscito. Paolo Giordano promette bene ma è l'ultimo arrivato, deve fare esperienza. Saviano ha cinque editori, collabora con una montagna di giornali nazionali e no, va in televisione quando gli pare, nonostante ascolti penosi, gira l'Italia da un festival all'altro. Si definisce e si lascia definire dissidente. A casa nostra, i dissidenti erano Vasilij Grossman, Aleksandr Solgenitsyn, Josef Brodskij, Varlan Salamov, Osep Mandelstam, Vladimir Bukovsky. Qualcuno finì nei gulag, altri in esilio, tutti videro proibite le proprie opere.

CENSURA Come fa uno scrittore italiano a dirsi censurato o intimidito dal potere a pochi passi da stand di Paesi, e sono parecchi, dove si rischia l'ergastolo per un libro? Ci vuole pelo sullo stomaco.

LETTERATURA Dunque, riassumendo, la letteratura è bella, brava, buona, porta la pace, il dialogo, il confronto costruttivo, risolve i problemi sociali, educa il cittadino, ci rende migliori. Se fosse così, cinque giorni di Buchmesse dovrebbero bastare per risolvere tutte le guerre, spegnere il riscaldamento globale, creare una grande chiesa che va da Che Guevara a Madre Teresa. Invece la letteratura, guarda un po', se ne frega dei buoni e dei cattivi sentimenti. Semina zizzania, passione, dubbio, angoscia, amore. Seduce, inganna, innalza e abbatte. Divide.

IMPEGNATO L'intellettuale impegnato, nella versione grottesca a cui siamo abituati, è un vero burocrate. Non c'è causa nobile che non abbia il suo convinto appoggio. Non c'è appello senza la sua firma. Non c'è manifestazione dove non faccia risuonare le sue parole sempre assennate. Setaccia i giornali e la Rete in cerca di ingiustizie da combattere. Poi ne tira fuori il saggetto, il romanzino, l'articolessa. Insomma, per lui, l'impegno è un vero impiego, tanto vale chiamarlo intellettuale impiegato.

DIRITTI UMANI Per l'intellettuale impiegato appartengono ai suoi diritti umani: la pubblicazione presso grandi editori; la collaborazione con un quotidiano nazionale; la presenza alle principali manifestazioni; l'amante più giovane di vent'anni.

FACCE DA FESTIVAL Un attimo prima di salire sul palco, l'intellettuale impiegato dispensa sorrisi e risate. Si vede che è contento di essere al centro dell'attenzione. Ma appena sale sul palco indossa la maschera della serietà. Nessun sorriso, al massimo un sogghigno sarcastico. Il Savonarola doveva essere più o meno così. Finita la messinscena, si torna a ridere nel backstage.

ADDETTE STAMPA «Tu non hai idea di che maiale è». «In che senso?». «Ci prova con tutte, sempre, è una piovra, con quelle sue manacce». Munirsi di fiocina.

DIMENSIONI La Buchmesse è una città di medie dimensioni. Al suo interno, ci si sposta con i tapis roulant come in aeroporto. Al confronto il Salone del libro di Torino è una sagra di paese. È comprensibile che i grandi editori in lingua inglese siano presi d'assalto. Ma non è tutto qui. Impressionante la folla di addetti ai lavori negli stand di manga o in quelli di libri per bambini in arabo. In generale la parte asiatica era sempre affollata con una notevole eccezione: lo stand cinese. Eppure la Cina è un mercato sterminato oltre che interessante.

COMA ETILICO In molti punti di ristoro, soprattutto quelli affollati della piazza interna, non è prevista l'acqua. Solo vino o birra.

INTERVISTA Alla seconda domanda, l'intervistatore sta già intervistando se stesso.

FIRMACOPIE «Dov'è il mio firmacopie?». «Tesoro, non è previsto».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica