Via 37 tribunali, Severino: "Riforma epocale" E intanto nomina due nuovi sottosegretari

Il Cdm approva il decreto sulle circoscrizioni giudiziarie: soppressi 37 tribunali, 38 procure, 220 sezioni distaccate e 674 giudici di pace. Nessun taglio a magistrati e personale amministrativo. La Severino: "Riforma epocale, il risparmio non danneggerà l'efficienza". E intanto nomina due nuovi sottosegretari alla Giustizia

Via 37 tribunali, Severino: "Riforma epocale" E intanto nomina due nuovi sottosegretari

Saranno soppressi 37 tribunali, 38 procure, 220 sezioni distaccate, 674 giudici di pace in tutta Italia. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato il decreto di revisione delle circoscrizioni giudiziare messo a punto dal ministro della Giustizia, Paola Severino. Il risparmio stimato per i prossimi due anni sarebbe di circa 51 milioni e 500mila euro. Eppure nessun taglio è previsto per magistrati e personale amministrativo. E non solo: il Cdm ha anche nominato due nuovi sottosegretari alla Giustizia: Antonino Gullo e Sabato Malinconico.

Il dl ora passerà alle Commissioni parlamentari per un parere obbligatorio ma non vincolante. Il provvedimento è comunque "epocale", secondo Paola Severino, che sottolinea come le misure prese oggi non rientrano nel decreto sulla revisione della spesa pubblica perché  deriva "dalla delega che aveva il precedente governo e che questo governo ha ereditato". Il ministro ha comunque assicurato che il risparmio non inciderà sull'efficienza. "È impensabile e anacronistico mantenere una geografia giudiziaria che risale ai tempi dell’Unità d’Italia: la parcellizzazione e lo spreco delle risorse giudiziarie hanno raggiunto livelli talvolta imbarazzanti", ha aggiunto. Del resto, ricorda la Severino, in alcuni distretti "a fronte di sopravvenienze di poche decine di casi il personale arrivava anche a sei unità, con spese di decine di migliaia di euro, impiego di risorse umane sottodimensionate in chiave di produttività".

Ieri il Cdm ha varato il decreto sulla spending review promettendo risparmi per 26 miliardi di euro in tre anni con il taglio di 60

province, la riduzione del 10% dei dipendenti pubblici, la limitazione degli acquisti delle Pubbliche amministrazioni, la riduzione dei trasferimenti agli enti locali e la cancellazione dei fondi per le scuole paritarie.

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