"I deputati devono pur essere messi in condizione di andare a lavorare". Certo, perché sono i cittadini i primi a lamentarsi dell'assenteismo dei nostri onorevoli. E allora sì, facilitiamoli, perché i poveri politici di certo non possono essere costretti a starsene casa, obbligati all'inattività da carenze evidenti di cui non sono colpevoli.
Che si può fare per rendergli la vita più facile? La Camera dei deputati non ha dubbi: servono più parcheggi. E non parcheggi qualsiasi, ma posti auto a due passi dal lavoro, magari accanto a Montecitorio. Che di fare due passi a piedi gli onorevoli non hanno voglia.
Bisogna "favorire la mobilità", insomma. Parole loro. Il resto della cittadinanza fa tagli e sacrifici. Il resto dei cittadini si dimena tra scioperi selvaggi dei mezzi pubblici e metropolitane che vanno a singhiozzo, bus a densità abitativa indiana e traffico molesto. Ma gli onorevoli no. Non è il caso.
Nuovi parcheggi siano dunque! E per costruirli ci vuole nulla a stanziare 5.656.000 euro. A segnalare l'allegra gestione dei soldi pubblici decisa dalla Camera è ilMessaggero, che riporta anche una dichiarazione dei deputati, che in effetti spiega la necessità di avere nuovi, gratuiti parcheggi: "I mezzi pubblici a Roma non funzionano".
Sistemarli (di chiunque sia la competenza)? A quanto pare è fuori discussione.Cinque milioni in tre anni "basteranno" a razionalizzare gli spazi già a disposizione della Camera. Il resto dei romani si arrangino. A quanto pare "favorire la mobilità" dei non-parlamentari non è prioritario.
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