Nessun intellettuale liberal ha raccolto l'appello sacrosanto che Piero Ostellino aveva rivolto loro contro l'intolleranza degli antiberlusconiani dopo che era stato linciato per presunto servilismo. Ostellino dovrà accontentarsi della solidarietà non di un intellettuale liberal ma più modestamente libero. Confermo, anche per esperienza personale recente, che se scrivi un articolo in dissenso rispetto agli antiberlù, vieni aggredito da una sequela incivile d'insulti e volgarità davvero «paranoidi» (Ostellino) e «rancorosi» (Renzi).
C'è una canea di esagitati sul web da antirabbica. Non sospettano che ci siano opinioni diverse dalle loro: no, lo dici perché sei un servo... Ai meno furiosi vorrei dire tre cose. Uno, non sostengo queste tesi perché scrivo sul Giornale di Berlusconi, ma scrivo sul Giornale perché sostengo queste tesi. Due, quelle tesi e molte altre idee che non riguardano Berlusconi ma il politically correct e altro, non trovano posto negli altri giornali, dunque non posso che scriverle qui. Tre, né Ostellino né io siamo berlusconiani, e a me spiace ammetterlo perché per sfregio alla canea vorrei dire il contrario.
Ero di destra prima che arrivasse B., sarò di destra dopo di lui. Così Ostellino, era liberale prima di B. e lo sarà anche dopo.
Essere di destra è stato, e lo è ancora, un handicap da uomini liberi, altro che leccapiedi. I cani ti azzannano, le volpi ti cancellano. Ho una mia storia, le mie idee sono nei miei libri, e non sarà un branco con la bava alla bocca a rovesciarla.
Nessuna risposta; dall'alto della sua fanatica supponenza partigiana, non mi riteneva degna di considerazione.
Su un suo vecchio articolo paragonò, per certi versi Almirante e Berlusconi e in quell'occasione scrissi "Non mi l'oro con la m...." glielo ricordo ancora.
Poi parla di liberal, ma lei ha mai visto liberalizzazioni in questi vent'anni? ordine degl'avvocati? notai?.
woman...parli di anti-statalismo? quando sotto il governo B. la spesa pubblica si è impennata di 15 punti percentuali, ma che cavolo scrivete voi.
un italiano in usa
E' un po' come dire "non ti amo perchè ho bisogno di te ma ho bisogno di te perchè ti amo". Piccola astuzia verbale. A parte che la coda di paglia è largamente diffusa in questo pezzo, di che si vergogna caro Veneziani? Si dichiari orgogliosamente berlusconiano, non ne abbia paura. Che c'è di male. Io, che non sono di sinistra, sono visceralmente contro il Berlusconismo, cioè la rappresentazione plastica dell'italiota medio. Berlusconi in sè mi è pure simpatico. Ma i devoti no. Quelli non li posso vedere. Come i devoti della CGIL. Stessa risma. Uguali. Io vorrei sentire i giornalisti (del Giornale o di Repubblica) dire: io dico cosi e cosi perchè ne ho un tornaconto personale. Sarebbe tutto più bello , più fluido, più onesto, più credibile. E non ci sarebbe nulla di male. I fatti sono fatti. Voi fornite commenti e opinioni. Un gol è un gol. Poi si discute se è stato un bel gol, un gol di fortuna, rubato, casuale. Quindi caro veneziani, la patente di libero non se la dia da solo. Fa un po', come dire, finto.
quello che le nostre famiglie hanno vissuto a causa dei totalitarismi di entrambi i colori, dovrebbero a mio avviso suggerirle maggiore cautela nella approvazione (quasi) incondizionata del caro leader, che rappresenta anch'egliuna forma di totalitarismo, quello della sciatteria intellettuale. Cordialità
Sempre più uomo di lungo corso di vita, vado via via convincendomi che nella fisiologia delle nostre tribolazioni italiane molto sia dovuto alla nostra lingua sovrabbondante che ci induce a creare continui “ismi”, concettualizzando in categorie. Vedi, ad es. “berlusconismo” di cui parlano e sparlano senza mai prendersi la briga di specificare con esattezza che cosa voglia significare o vogliano intendere. Berlusconismo, populismo, peronismo, relativismo, empirismo…provate a chiedere e poi, se ci riuscite, annotate le vaghe e le mille differenti risposte. La voglia di attaccare etichette, di registrare, catalogare, è ormai patologica, maniacale e fa perdere di vista la individualità dinamica delle persone, degli atti, dei pensieri. E ci impigrisce, ci solleva dalla fatica di accostarci alla realtà con l’ autentica voglia di conoscerla: è molto più comodo andare a rovistare nello schedario degli “ismi”, degli “isti”. E così, se abbiamo sbagliato al momento della etichettatura, ci portiamo appresso l’ errore per sempre, oppure rinunciamo a prendere atto di eventuali intervenute modifiche. E così l’ “ismo” impedisce al nostro pensiero di tenere il passo con la realtà in continuo mutamento. Compresi i mari, i monti, sino alla pietra di una scultura o al diamante dell’ anello di una nostra bisnonna. Io, per esempio, non so ancora se rientro o no tra i berlusconisti; lo giuro. E cerco qualche anima bella se sto peccando o no. Aggirano la domanda scandalizzati, eludono, mi accusano di ipocrisia, mi inviatano a non fare il furbo e studiano per accusarmi di tutto l'accusabile possibile: ma, cazzo se mi dicessero in due parole quello che vorrei sapere!
Pare che si tenda a muoversi in un mondo di astrattezze. Distorcente, pericoloso nella misura in cui ci inganna con allettanti scorciatoie verso il fuori di noi. E questo ci lascia insipienti e contenti. Presto avremo “uomismo”, “donnismo”, “fratellismo”, “scrittismo”,…ed io non so ancora in che cartella verrò registrato. Per il momento, sono nella sala d’ attesa, nel limbo dell’ “ecchecazzismo!”
avete censurato un altro mio messaggio
o è questo il politicamente corretto che vi piace?
* Io non faccio ragionamenti filosofici, ma di buon senso, che spiazzano questo professore, che dà sempre la colpa di tutto a Berlusconi, anche del materialismo e dell'edonismo imperante: gli ho fatto notare che chi ha voluto cancellare lo spirito e ridurre la vita umana alla materia sono stati proprio i marxisti.
Fra i tanti errori del centrodestra, secondo me c'è anche il non aver saputo comunicare una visione del mondo diversa da quella comunista (e da quella cattolico-papalina, aggiungerei, ma qui si aprirebbe un altro discorso, quello LIBERALE, appunto) -
Sono molto preoccupato per la mia sanità dato che non approvo alcuna cura. Ma le dico la verità la mia paura peggiore sono gli specchi degli ismi. Essendo contrapposti riflettono le stesse bugie ed in ognuno è una propria verità. Il problema dunque che mi pongo, in accordo con le mie paure è : Ma non è che chi crea gli specchi ha una sola mano ? Visto che la verità riflessa, ma contrapposta è sempre la stessa ?
(tra l’ occitano e l’ oitano…)
…Chantars non pot gaire valer,
si d’ins dal cor non mou lo chanz;
ni chans no pot dal cor mover,
si no i es fin’amors coraus.
Per so es mos chantars cabaus
qu’en joi d'amor ai et enten
la boch’els olhs el cor el sen.
Ja Deus no•m don aquel poder
que d’amor no•m prenda talans...
Bernart de Ventadorn
(trovatore provenzale)
Uno NON SONO DI SINISTRA E NON COMUNISTA
Cosi ormai da oltre ventanni, quindi mi meraviglia la ... sua meraviglia. Cordialità.
Se ancora non lo ha fatto, ci pensi; non faccia mancare questa risorsa del suo pensiero, condivida generosamente col prossimo questa ricchezza! Grazie di cuore.
Come sempre: impareggiabile! La centralità del tuo ruolo qui merita indiscutibili riconoscimenti. Un abbraccio.