In piazza contro aborto, autonomia e dl Sicurezza. E la Cgil abbandona la lotta di classe

Oggi, in occasione della Giornata internazionale per l’aborto, la Cgil si è mobilitata per la difesa del diritto all'IVG

In piazza contro aborto, autonomia e dl Sicurezza. E la Cgil abbandona la lotta di classe
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Aborto, Dl Sicurezza e Autonomia differenziata. Per la Cgil, sono questi gli ultimi e principali temi della lotta di classe. Già da parecchi anni lo storico sindacato "rosso" sembra aver messo in secondo piano le rivendicazioni degli operai e dei lavoratori, ma negli ultimi due anni, con la nascita del governo Meloni, la predilizione per le battaglie politiche ha preso nettamente il sopravvento.

Oggi, in occasione della Giornata internazionale per l’aborto libero e sicuro, la Cgil ha mobilitato le sue strutture territoriali per la difesa del diritto all'Ivg (interruzione volontaria di gravidanza) che oggi sarebbe messo in discussione da alcune scelte politiche e dalle "criticità" del Ssn (Servizio sanitario nazionale). "in Italia i consultori versano in una condizione di profonda criticità: sono pochi, privi di risorse economiche e del personale necessario", spiega Daniela Barbaresi, segretaria confederale Cgil con delega alla sanità, che denuncia una carenza di consultori in tutto il territorio nazionale e profonde differenze da Regione a Regione. Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil responsabile delle Politiche di genere, invece, ricorda che “critichiamo la cultura della colpevolizzazione alimentata dalle norme che consentono l’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori e nei presidi dove si effettuano le Ivg, come nel caso della Stanza d'ascolto dell’ospedale S. Anna di Torino”. Una battaglia lodevole (per alcuni, non per tutti), ma poco inerente riguardo ai problemi della sanità.

Due giorni fa, invece, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, insieme ai membri del Comitato referendario per l'abrogazione della legge sull'autonomia differenziata, era presente alla consegna delle firme raccolte per il referendum contro la legge Calderoli. Una battaglia che il sindacato ha combattuto insieme ai partiti d'opposizione e ad altre forze sociali per dire: “Sì all’Italia unita, libera e giusta”. Landini è stato molto netto nel sostegno ai referendum: "Bisogna cambiare queste leggi balorde e sbagliate che questo governo continua a fare". Il riferimento, chiaramente, non era rivolto solo ai quesiti sull'autonomia differenziata e sulla cittadinanza, ma anche e soprattutto ai quattro referendum abrogativi promossi dalla Cgil contro il Jobs Act.

Forse, l'unica vera battaglia riguardante il mondo del lavoro che sta portando avanti Landini. Per il resto non è ancora chiaro il motivo per cui Cgil e Uil abbiano indetto una manifestazione contro il Dl Sicurezza durante la quale i manifestanti hanno protestato in pratica per qualsiasi cosa...

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