Anche i libdem abbracciano la cultura woke e usano la schwa

I libdem europei di Andrea Marcucci e Sandro Gozi hanno inserito la schwa nel loro sito ufficiale scrivendo “Diventa SociƏ” per sponsorizzare il tesseramento

Anche i libdem abbracciano la cultura woke e usano la schwa
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Anche i terzopolisti cedono al fascino della cultura woke. I libdem europei di Andrea Marcucci e Sandro Gozi hanno inserito la schwa nel loro sito ufficiale.

Per sponsorizzare il tesseramento hanno scritto: “Diventa SociƏ”, adeguandosi, dunque, alla tendenza in voga anche nella sinistra radical-chic nostrana di usare la schwa per trasformare introdurre il genere neutro, inesistente nella lingua italiana. A segnalarlo è stata la giornalista e influencer Benedetta Frucci che, su X, ha scritto: “Pensavo fosse un collettivo woke di un’università americana di provincia e invece era il sito dei @libdemeuropei”. E, poi, ha aggiunto un post scriptum:“Chi dice loro che perfino Macron ha vietato per legge l’utilizzo dello schwa nei documenti ufficiali?”, si è chiesta Frucci. Nel novembre 2023, infatti, il capo dell’Eliseo Emmanuel Macron, è intervenuto per difendere la lingua francese dalla deriva woke e dal tentativo di snaturarla in favore di un nuovo pseudo-linguaggio inclusivo. “Basta il maschile, che nella nostra lingua è già neutro, non abbiamo bisogno di mettere puntini in mezzo alle parole o altri segni”, disse all’epoca il presidente della Repubblica francese.

Uno dei primi a commentare è stato Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi, che fortemente incredulo scrive: “Credo un errore della piattaforma, già corretto”. Poi, dopo aver ringraziato Frucci per la segnalazione, chiosa:“Quella roba non si può vedere”. A quel punto, la giornalista risponde nientemeno che con una citazione di Chiara Ferragni: un “errore di comunicazione”. Furono queste, infatti, le parole usate dall’influencer milanese quando scoppiò il ‘caso Balocco’. Un altro utente, sconsolato per l’uso della schwa, scrive: “Uno ci prova, ci spera, prega che un movimento liberale possa sorgere in questo disgraziato paese e ogni volta si rende conto che perde solo tempo”. La discussione via social si chiude con una frase della giornalista che ha il sapore di una sentenza: “I liberal non sono liberali. Sono l’esatto opposto”.

Ora, pare che si sia trattato realmente di una svista e che stiano già lavorando per modificare il termine “SociƏ” sul portale del tesseramento online dell'associazione "Costituente per il partito - Liberali Democratici Europei". In ogni caso, si tratta di uno svarione non da poco per i libdem di Marcucci, ex fedelissimo di Matteo Renzi che in questo giorni si è detto non disponibile a rientrare nel campo largo del centrosinistra.

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