Andrea Orlando lascerà il Parlamento per"proseguire la battaglia" nel consiglio regionale della Liguria iniziata con la sua candidatura a presidente di Regione"contro una destra arrogante, opaca e che fa interessi di pochi".
"Una decisione che nasce anche dall'idea che vengono prima le istituzioni delle pur legittime ambizioni di carattere personale. E che anche dal livello territoriale si possa dare un contributo per costruire una battaglia per l'alternativa a livello nazionale", spiega l'ormai ex deputato del Pd che a fine ottobre ha perso la contesa elettorale contro il sindaco di Genova Marco Bucci, risultato vincitore con il 48,77% contro il 47,36%. Questa scelta sembra preludere alla possibilità che l'anno prossimo l'ex ministro della Giustizia punti a candidarsi a sindaco di Genova come successore proprio dello stesso Bucci. "È stata la prima idea che ho avuto all'indomani delle elezioni e tuttavia in molti, a partire dalla segretaria nazionale, mi hanno chiesto di riflettere, di pensare sull'opportunità di rimanere in Parlamento, per dare un contributo importante alla battaglia a livello nazionale", ha detto Orlando. L'ex ministro ha puntato, poi, il dito contro il centrodestra ligure descritto come "contro una destra arrogante, che non sa fare i conti con i limiti e le opacità delle esperienze precedenti, che rischia di compromettere il futuro della nostra regione, soprattutto delle nuove generazioni".
"Difesa della sanità pubblica, reindustrializzazione sostenibile, lavoro di qualità, tutela dell'ambiente e del territorio, diritti di tutte e di tutti, contrasto delle diseguaglianze". Queste le parole d'ordine su cui Orlando ha improntato la sua campagna elettorale e su cui intende incentrare la sua opposizione."Non sarà un percorso semplice, ma non dobbiamo perderci d'animo. Ne parleremo venerdì 20 al Teatro di Stradanuova per definire un percorso che consegni questo patrimonio a chi dovrà intraprendere la sfida per le prossime elezioni comunali a Genova". Questa decisione di Orlando "nasce -spiega lui stesso - anche dall'idea che vengono prima le istituzioni delle pur legittime ambizioni di carattere personale". L'ex ministro attacca: "Nei confronti della destra dobbiamo saper opporre anche un'idea radicalmente diversa delle istituzioni, del modo in cui vengono gestite e vissute. E credo che anche dal livello territoriale si possa dare un contributo alla battaglia per costruire un'alternativa a livello nazionale".
La segretaria dem Elly Schlein ha ringraziato Orlando per lavoro svolto come parlamentare e gli ha augurato "un grande in bocca al lupo per la scelta di coerenza che ha fatto rispetto all'impegno che ha preso con i liguri
nella campagna elettorale regionale". E rivela di avergli chiesto "di continuare a contribuire alla costruzione del progetto per l'Italia, in particolare guidando il forum per le politiche industriali",
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