Non è bastata l'operazione della sinistra che in tempo zero si è stracciata le vesti e l'ha dipinta come una martire: Lucia Annunziata non si è accontentata e ha giocato al rialzo, frignando ancora una volta e scaraventandosi contro il governo di centrodestra. Un'ondata di livore che è perfettamente coerente con la sua decisione di abbandonare la Rai. Ha rincarato la dose di veleno e, proprio come prevede il classico copione rosso, ha tirato in ballo riferimenti al periodo del fascismo in Italia.
La sparata di Annunziata
La conduttrice televisiva - ospite di Repubblica delle Idee 2023 per analizzare i primi mesi dell'esecutivo di centrodestra - si è dilettata nel recitare una parte che non è poi così distante da chi preferisce indossare i panni della vittima. Nel suo discorso non ha puntato tanto l'attenzione su quella che la sinistra bolla come epurazione, ma si è voluta concentrare su quello che a suo giudizio sarebbe l'intento di Giorgia Meloni dopo aver vinto le elezioni e ottenuto la guida del nostro Paese.
Davanti al pubblico non ci ha pensato due volte e, dicendosi "scandalizzata", si è lasciata andare a una sparata roboante per la proposta in contemporanea della riforma sul presidenzialismo/premierato e della modifica della Rai per fornire una nuova narrazione all'Italia: "Ma io mica c'ho l'anello al naso, a voi che vi dice questo? Vi dice che punta a fare il premierato e a fare della Rai una struttura Istituto Luce di un premier che ha un voto diretto".
Le solite balle della sinistra
Dalla galassia rossa non arriva nulla di nuovo: il menu prevede sempre le stesse portate, dal pericolo autoritario alla deriva estremista con tanto di richiamo al Ventennio. Gli addii di Fabio Fazio, Luciana Littizzetto e Lucia Annunziata hanno spolverato un'ulteriore offensiva, imputando al centrodestra la volontà di occupare la televisione pubblica. Una fuffa che mette bene in evidenza il nervosismo della sinistra per le batoste elettorali ricevute che l'ha costretta a stare all'opposizione.
C'era davvero bisogno di chiamare in causa l'Istituto Luce? Che, per chi non lo sapesse, è stato un potente mezzo di propaganda del regime fascista in Italia a favore del Duce.
L'uscita di Annunziata (voluta o casuale?) fa rima con gli allarmi che il fronte rosso lancia costantemente temendo che con il governo Meloni siano a forte rischio le basi della democrazia. Un gioco che ormai gli italiani hanno ben capito e che viene costantemente bocciato nelle urne. È sempre la stessa sinistra: vede fantasmi dittatoriali mentre la visione generale del Paese è diretta altrove.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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