"Atti disumani che non appartengono agli italiani". Cordoglio di Meloni per la morte del bracciante Singh

Aprendo la riunione del Consiglio dei ministri, il premier ha espresso una dura condanna per quanto avvenuto a Satnam Singh, l'indiano mutilato e abbandonato a Latina

"Atti disumani che non appartengono agli italiani". Cordoglio di Meloni per la morte del bracciante Singh
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Ferma condanna da parte di Giorgia Meloni su quanto avvenuto al bracciante di origine indiana, Satnam Singh, che lunedì pomeriggio è rimasto coinvolto in un terribile incidente sul lavoro in un'azienda agricola a Latina. Il giovane è rimasto gravemente ferito ma è stato abbandonato in strada: per lui non c'è stato niente da fare, i medici dell'ospedale San Camillo di Roma non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Aprendo la riunione del Consiglio dei ministri, il premier ha espresso il suo cordoglio e quello dell'intero governo per la tragica scomparsa e la sua vicinanza alla moglie, alla famiglia e ai cari della vittima.

"Sono atti disumani che non appartengono al popolo italiano, e mi auguro che questa barbarie venga duramente punita", le parole della Meloni. Il primo ministro ha poi dato la parola al ministro del Lavoro Marina Calderone, che ha tenuto un'informativa nel corso del Consiglio dei ministri illustrando le iniziative svolte in questi venti mesi di governo per combattere lo sfruttamento sul lavoro. La titolare del dicastero ha ricordato che Satnam Singh era entrato in Italia con un contratto di lavoro di nove mesi, sottolineando che l'esecutivo ha reintrodotto il reato di somministrazione illecita di manodopera, che punisce il somministratore e l'utilizzatore con la pena dell'arresto fino a un mese o l'ammenda di euro 60 per ciascun lavoratore coinvolto e per ciascun giorno di somministrazione.

Ma non solo.

Dopo l'intervento del ministro Calderone, ha preso la parola il titolare dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, che ha posto l'accento sull'impegno del governo guidato da Giorgia Meloni attraverso regole più rigide sulla condizionalità sociale, controlli più severi, riorganizzazione dei flussi di immigrazione regolare, formazione nei Paesi di origine, anche sui diritti sindacali. Domani, venerdì 21 giugno, si terrà presso il ministero del Lavoro una riunione che vedrà la partecipazione delle rappresentanze sindacali e datoriali e dei soggetti pubblici competenti.

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