"Gli autovelox non siano usati come una tassa". L'annuncio di Salvini sul nuovo codice della strada

Il ministro dei Trasporti annuncia un tavolo tecnico del dicastero per discutere della regolamentazione dell'omologazione degli strumenti che rivelano l'eccesso di velocità e ricorda le novità previste dal nuovo codice della strada

"Gli autovelox non siano usati come una tassa". L'annuncio di Salvini sul nuovo codice della strada
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Presto verrà istituito presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un tavolo tecnico di settore "immediato, concreto ed efficace, per dare delle regole di base per l'omologazione di tutti i dispositivi strumentali, compresi gli autovelox". Ad annunciarlo è stato lo stesso ministro Matteo Salvini durante il question time rispondendo all'interno dell'Aula al Senato ad un'interrogazione sul corretto utilizzo degli strumenti di rilevazione della velocità dei veicoli. "Il tavolo coinvolgerà tutti gli attori a vario titolo competenti", aggiunge il vicepresidente del Consiglio, il quale sottolinea che il suo obiettivo è quello di "garantire che gli autovelox siano autorizzati per la sicurezza stradale, in chiave di prevenzione e deterrenza, e non come ulteriore tassa, magari su strade a due, tre, quattro corsie a basso tasso di incidentalità".

L'auspicio del leader della Lega, dopo avere comunicato l'apertura di questo tavolo lo scorso 3 settembre all'Anci, al ministero degli Interni e delle Imprese e del Made in Italy, rimane quello di un'imminente individuazione di "nuove regole per l'omologazione" per mettere fine "a un problema che abbiamo ereditato". Serviranno quindi a breve "soluzioni equilibrate" perché l'autovelox deve essere autorizzato per la sicurezza stradale "in chiave di prevenzione e deterrenza e non invece come una gabella". Salvini inoltre ricorda che nel disegno di legge di riforma del codice della strada, che il Senato ha già approvato e che tra qualche giorno anche la Camera dovrà approvare definitivamente entro la fine del mese settembre, "è stato inserito un articolo che rimodula le violazioni possono essere sanzionate con l'uso di dispositivi senza contestazione immediata".

Il ministro dei Trasporti cita la sentenza della Corte di Cassazione dello scorso di aprile specificando che solo i macchinari omologati - e non solo approvati - possono elevare in maniera corretta delle multe e, dunque, i relativi verbali che derivano da altri strumenti possono essere impugnati, eccetto quelli che rivelano l'ingresso abusivo in ztl o semafori rossi: "Lo ricordo perché nel ddl sul Codice della strada che conto che la Camera approvi entro settembre è stato inserito un articolo che rimodula le sanzioni". La stessa linea di "buon senso" degli autovelox Salvini la vorrebbe applicare "sulle strade a 30 all'ora che alcuni sindaci stanno applicando.

La direttiva che ho firmato - conclude il vicepremier - prevede che questa fissazione generalizzata dei limiti di velocità venga determinata per le strade dove ci sono pericoli o alti tassi di incidentalità e non sul 60, 70, 80% della superficie cittadina, come è avvenuto a Bologna".

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