C'era la «bandiera rossa» sulla spiaggia delle «Saline» a Palinuro (Salerno) ma, Giuseppe Paladino non ci ha pensato su due volte. Si è tuffato in mare, non per una insulsa gara con le correnti, molto forti in quel tratto ma, per salvare sei ragazzi che stavano combattendo con i flutti che rischiavano di inghiottirli. Paladino, uomo generoso ed eroe è riuscito nel suo intento. Ha salvato i ragazzi ma ha pagato con la propria vita. È morto annegato, sotto gli occhi della moglie e del figlioletto che si trovavano in spiaggia.
Adesso due località del basso salernitano sono in lutto: Palinuro, il top della costiera cilentana, dove Paladino si trovava in vacanza e Sala Consilina dove l'eroe viveva e operava. Era un avvocato, stimato e benvoluto da colleghi e giudici del «suo» Foro. Era sposato, aveva 45 anni, un bambino e un altro è in arrivo. Queste due creature adesso vivranno senza l'amore di questo padre generoso e forte. Quando Giuseppe è ritornato, ma ormai senza più forze sulla battigia, c'era un medico che ha cercato di rianimarlo e sull'asfalto in attesa di sollevarsi una eliambulanza del 118, avvertita dal carabinieri della compagnia di Sapri e che ora stanno svolgendo indagini sull'accaduto. Paladino è stato portato all'ospedale di Vallo della Lucania (Salerno) ma è morto poco dopo il ricovero. I soccorsi in mare sono stati veloci. In 7 minuti alcune motovedette della Guardia costiera di Palinuro hanno raggiunto il tratto di mare dove si trovava una decina di persone in forti difficoltà.
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