"Azione preordinata a portare i migranti solo in Italia". Piantedosi smaschera le Ong

Matteo Piantedosi ha annunciato nuovi meccanismi sanzionatori da attuare quanto prima per regolmentare l'azione delle Ong dei migranti

"Azione preordinata a portare i migranti solo in Italia". Piantedosi smaschera le Ong

Attualmente, nel Mediterraneo centrale stanno operando tre navi Ong. Si tratta della piccola Rise Above e poi delle grandi Sea-Eye 4 e Life Support. A loro si aggiunge anche il veliero Astral, che però non ha ancora raggiunto la zona. Ieri è stato già compiuto un intervento e più di 60 migranti si trovano a bordo della grande Sea-Eye, che batte bandiera tedesca e sta continuando in pattugliamento in acque internazionali davanti alla costa libica, senza per il momento lanciare nessun sos per persone con gravi problemi di salute che richiedono un rapido intervento medico.

Queste sono tutte navi che, con ragionevole certezza, nei prossimi giorni quando avranno a bordo centinaia di migranti busseranno alle porte dell'Italia pretendendo di avere un porto di sbarco entro poche ore. "Registro che molte volte il comportamento di alcune organizzazioni non governative sembra essere improntato più che a effettuare veri e propri salvataggi a un'azione preordinata a portare solo in Italia i migranti che partono dalla Libia e da altri Paesi", ha dichiarato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in un'intervista rilasciata a SkyTg24 poche ore fa. Un quadro che emerge dall'azione portata avanti da anni dalle organizzazioni non governative, per il quale il governo guidato da Giorgia Meloni sta ora pensando a contromisure valide.

"Per le Ong stiamo pensando alla ridefinizione di un quadro di regole, si è parlato molto di codice di condotta. Pensiamo a qualcosa che possa trovare ingresso in una normativa di settore ma è una questione molto tecnica", ha spiegato ancora Matteo Piantedosi all'evento di SkyTg24 a Bergamo. Il ministro ha specificato che "nell'annosa questione che esiste tra cos'è la missione di salvataggio e che cosa sono le ricerche sistematiche di persone che partono sotto l'iniziativa dei trafficanti vogliamo mettere delle regole che possano creare elementi chiari di distinzione, alla cui violazione possono seguire meccanismi sanzionatori".

E in merito allo scontro diplomatico con la Francia per la Ocean Viking, il ministro italiano ha ribadito: "Non abbiamo mai fatto la guerra con la Francia e non abbiamo mai litigato.

Io ho incontrato il mio omologo francese in ben due appuntamenti istituzionali e in entrambe le occasioni non ho registrato atteggiamenti di discordia anzi quando siamo intervenuti ai lavori dei Consigli dei ministri europei ho potuto riscontrare che abbiamo posizioni ampiamente sovrapponibili".

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