Primo giorno di voto in Basilicata per eleggere il presidente di Regione e i 20 consiglieri. Chi sarà il nuovo governatore lucano tra l'uscente Vito Bardi (centrodestra) e Piero Marrese (centrosinistra)? Lo si scoprirà solamente domani pomeriggio, con lo spoglio che inizierà alle ore 15 al termine delle operazioni di voto. Nel frattempo, questa domenica di elezioni regionali - ultima tornata elettorale sul territorio italiano prima dell'appuntamento delle Europee dell'8 e 9 giugno - vede un calo dell'affluenza alle urne dei cittadini aventi diritto: alle ore 23, infatti, i dati ufficiali comunicati dal Ministero dell'Interno (ed elaborati dall'AGR Basilicata) forniscono un dato provvisorio rappresentato dal 37,74%. Un decremento di più di quindici punti rispetto al 24 marzo 2019 (53,52%): anche se all'epoca si votava in un'unica giornata. In provincia di Potenza l'affluenza è all'36,31% (52,04% nel 2019), in provincia di Matera è del 40,98% (contro il 56,03% di cinque anni fa).
In queste due giornate possono recarsi ai seggi 567.959 elettori dislocati nelle 682 sezioni regionali complessive dei 181 comuni lucani: domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Una curiosità riguarda proprio il dato degli aventi diritto in Basilicata: perché la popolazione residente sarebbe di 537.577 abitanti. Infatti sono conteggiati anche gli iscritti all'Aire, l'anagrafe degli italiani residenti all'estero. Se Bardi è sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Azione, La Vera Basilicata, Orgoglio Lucano e UdC -Democrazia Cristiana-Popolari Uniti, Marrese è appoggiato da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra-Partito Socialista Italiano-La Basilicata Possibile, Basilicata Casa Comune, Basilicata Unita. Sulla scheda i cittadini della Basilicata troveranno anche il nome di Eustachio Follia, che è il candidato di Volt. La legge elettorale per le elezioni Regionali in Basilicata prevede un turno unico: non ci sarà quindi il ballottaggio e verrà eletto il candidato che ha ricevuto più voti. Non è previsto il voto disgiunto, un fattore che ha spesso influito sull'esito delle competizioni Regionali (come il recente caso della Sardegna) e non solo. Concessa invece, per il rinnovo dei consiglieri regionali, la doppia preferenza di genere.
In questo ultimo banco di prova elettorale nel nostro Paese, prima dell'importantissimo voto su Bruxelles e Strasburgo, verranno sanciti vincitori e sconfitti politici a livello nazionale, con i partiti che sono alle prese con gli ultimi atti formali per presentare i propri candidati all'Europarlamento e le polemiche montate su vari temi, come quello sul caso Scurati "censurato" dalla Rai nel suo monologo contro Giorgia Meloni. Per quest'ultima, lunedì sera, c'è in ballo la riconferma del proprio consenso e il fatto di potere allungare la striscia positivi di risultati alle urne, se si esclude la questione sarda: un discorso che può essere esteso al resto della coalizione di centrodestra, che poi da martedì mattina penserà per proprio conto a come conquistare i consensi tra un mese e mezzo.
Discorso simile per quanto riguarda il centrosinistra, che arriva completamente spaccato a livello nazionale a questo appuntamento, seppur con un'alleanza "unita" sulla carta. Basterà avere trovato una convergenza su un esponente dem all'ultimo minuto utile?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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