Conte, l'estate tormentata e lo scontro con Grillo. "Basta guardare al passato"

Nei giorni in cui Giuseppi va allo scontro totale con Grillo ricorre l'anniversario del passaggio dal Conte 1 al Conte 2 fortemente favorito proprio dal comico genovese

Conte, l'estate tormentata e lo scontro con Grillo. "Basta guardare al passato"
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"Guardare al futuro e non a un passato che non torna". Giuseppe Conte tira dritto e continua a infilare cazzotti contro Beppe Grillo in modo tale che il Movimento 5 Stelle diventi appannaggio tutto dell'ex premier. Presentando sul sito ufficiale dei pentastellati l'avvio del "processo costituente", il leader M5s sottolinea come questo risulti "il modo migliore per affrontare il crescente disimpegno dei cittadini verso la politica e la diffidenza e la disaffezione che molti di loro provano verso tutto ciò che riguarda la 'res publica'".

Dopo il videomessaggio pubblicato ieri pomeriggio sulle sue pagine social, Conte ribadisce la rottura con il fondatore del Movimento e conferma di volere affrontare questo percorso "con coraggio e determinazione" mirando il tempo futuro, senza in alcun modo indugiare "in un passato che non ritorna". In vista dell'importante appuntamento tutto interno del prossimo 4 ottobre (l'assemblea costituente grillina) Giuseppi aggiunge che "il Paese, oggi più che mai, ha 'bisogno' del Movimento"; anche se i pessimi risultati delle recenti elezioni europee dimostrerebbero l'esatto opposto. Ma per lui, per l'appunto, è ora di archiviare praticamente tutta l'eredità ricevuta dal comico genovese.

Un'estate davvero tormentata per l'ex presidente del Consiglio che, nel rapporto personale e politico con Grillo, si sta rivelando esattamente opposta a quella che felicemente visse cinque anni esatti fa. Nell'agosto 2019, infatti, non appena Matteo Salvini annunciò di volergli togliere la fiducia da alleato di governo, l'avvocato del popolo riuscì nell'impresa di passare da un'alleanza politica all'altra nel giro di pochissimi giorni: dalla Lega al Partito Democratico di Nicola Zingaretti, senza passare per nuove elezioni. E di chi fu il merito della sua riconferma sulla poltrona più importante di Palazzo Chigi? Proprio di quello stesso Grillo che oggi, a un lustro di differenza da quella crisi dell'esecutivo, non vede l'ora di sbarazzarsi del "nemico" che lo ha messo in ombra mediaticamente.

L'attore ligure 76enne pubblicò sul suo blog ben due accorati appelli: un primo - datato 23 agosto dal titolo "Gli elevati" - riguardava l'invito a tutti i parlamentari dei 5 Stelle di non andare a elezioni anticipate nel successivo autunno, anche a costo di un'alleanza col Pd. Là era presente anche un corposo endorsment verso un Conte bis: "Lui è il primo in tanti anni che nessuno riesce a deridere, non si lancia in strambe affermazioni, mostra e dimostra un profondo senso di rispetto per le istituzioni, insieme ad una chiara pacatezza ricca di emozioni normali, senza disturbi della personalità". E poi ancora altri elogi: "Ha restituito una parte della dignità persa di fronte al mondo intero, ha reso possibili delle riforme che questo Paese aspettava dai tempi dell'Antica Roma".

Il secondo messaggio era del 31 agosto: "Abbiamo un'occasione storica e unica davanti a noi. Cerchiamo allora di compattare i pensieri e sognare per i prossimi dieci anni. Voglio euforia: basta parlare di poltrone". Anche perché l'unica che era già stata assicurata in quelle consultazioni era proprio quella del Conte 2 a capo del governo.

Oggi invece piccona pubblicamente quello stesso "nuovo Elevato" (come lo definì nel 2019) chiedendogli di "non tradire la fiducia" a chi ha sempre pensato che il simbolo, il nome e il limite massimo dei due mandati non vadano cambiati perché sono "pilastri non negoziabili e non possono essere modificati a piacimento". Come è cambiato il senso del mese di agosto per l'ex "statista" Giuseppi: quello del 2024 è diventato un vero incubo di una notte di mezza estate.

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