Berlusconi fa a pezzi gli incapaci al governo "Bravi solo a tassare"

Caos Tasi, il leader azzurro all'attacco dell'esecutivo. E su Grillo: "È un aspirante dittatore che fa paura"

Berlusconi fa a pezzi gli incapaci al governo "Bravi solo a tassare"

Roma - A testa bassa contro i suoi competitor elettorali. Uno, Renzi, è «incapace e inesperto»; l'altro, Grillo, è un «aspirante dittatore che fa paura». Berlusconi non si risparmia negli ultimi scampoli di campagna elettorale. A Mattino Cinque e Quinta Colonna, l'ex premier non fa sconti a nessuno e parla di due pericoli: «Sono costretto a stare in campo per senso di responsabilità e per una preoccupazione grande che ho perché rispetto al 1994 abbiamo non solo la sinistra che può andare al governo, ma che è al governo. L'altro pericolo è Grillo che ha me fa molta paura».

Non ce l'ha personalmente con Renzi a cui, anzi, fa i complimenti: «È un comunicatore bravissimo. Lo assumerei anche se bisognerebbe trattare sullo stipendio», scherza. Quello che non va sono le sue politiche e il partito di cui è espressione: «Renzi ha una faccia giovane, pulita e simpatica ma dietro di lui c'è sempre il Pd che ha fatto molti lifting, ma il nerbo più importante del partito è rappresentato da quei dirigenti che non hanno mai rinnegato loro storia e la loro ideologia. Quello di Renzi è un governo di sinistra, che purtroppo fa cose di sinistra, cioè aumenta le tasse».

Le tasse sono il punto dolente della sinistra e quello di forza di Berlusconi che sulla Tasi affonda: «Andrà a finire come sempre quando al governo ci sono persone non capaci. Non attribuisco a Renzi in prima persona la responsabilità, ma tutto quello che fanno va contro il buon senso. Ora non si sa quanto si paga nell'anno, a partire dalla rata di giugno». Stesso refrain sugli 80 euro, bandiera renziana: «Una cosa assolutamente scorretta e che non ha senso. Li danno a chi guadagna 25mila euro all'anno e non danno nulla ai pensionati». Non solo: «Per coprire la mancia elettorale hanno aumentato la tassa sulla casa e sui risparmi. E secondo i tecnici del Senato le cifre sono ballerine. Se le coperture non arrivano a coprire tutta la spesa la clausola di salvaguardia dice che saranno aumentate le accise sulla benzina. Avremo una tassa in più».

Insomma, il male resta il governo di sinistra che sbaglia politiche: «Sul tema del lavoro, per esempio, quando noi eravamo al governo la disoccupazione era all'8% ora quasi al 13% questi governi non eletti in tre anni hanno aumentato la disoccupazione».

Poi parla di Equitalia, lodando quanto fatto finora da Daniele Capezzone che ha tagliato un po' le unghie all'agenzia. Ma Berlusconi va oltre: «Equitalia va abolita e bisogna tornare alla riscossione dei Comuni, com'era prima. Chi si siede davanti a un funzionario ha l'impressione di uno Stato nemico. Siamo in uno Stato di polizia tributaria».

E poi c'è Grillo, «aspirante dittatore». «Uno che pensa di fare del male a una creatura come Dudù - dice riferendosi alla battuta del comico sulla vivisezione - può fare di tutto. Grillo ha una sua coerenza nella violenza, perché non fa nessun progetto in positivo: sa come ha chiamato il cane della sua famiglia? Delirio...». E ancora: «Grillo ha detto che è oltre Hitler e non era una battuta. E poi ha detto che se vince fa la marcia su Roma».

Poi entra nel merito della politica europea nei nodi della politica monetaria imposta da Berlino: «Non diciamo di uscire dall'euro ma è necessario cambiare la politica monetaria dell'Ue: la Bce oggi ha

avuto solo la missione di controllare l'inflazione invece deve fare come tutte le banche centrali, cioè garantire tutti i debiti pubblici degli Stati che hanno l'euro e deve stampare moneta». Fumo negli occhi della Merkel.

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