Berlusconi non si stupisce: "Una congiura? Lo sapevo"

L'ex premier commenta le rivelazioni di Geithner: "C'è stata la volontà di togliermi di mezzo, e questa ne è soltanto una conferma". E poi racconta la sua nuova vita

Berlusconi non si stupisce: "Una congiura? Lo sapevo"

Non si è nemmeno scomposto. Lo sapeva da tempo. Silvio Berlusconi è più soddisfatto del solito. Le memorie di Timothy Geithner rappresentano solo una triste riconferma di quello che il Cavaliere dice come una radio rotta dal 2011. «L'avevo detto io... Questo conferma che c'è stata la volontà di togliermi di mezzo. È la conferma di ciò che ho sempre sostenuto, ovvero che c'è stata la precisa volontà di togliere di mezzo un presidente del Consiglio democraticamente eletto che difendeva gli interessi del suo Paese e contrastava gli interessi sbagliati della Germania. Nel 2011 c'è stato un attacco a Silvio Berlusconi e alla sovranità e autonomia dell'Italia», ha tuonato al Tg5.

È sempre stato lui l'unico a dire no all'Europa dell'austerità e ai burocrati di Berlino e di Bruxelles. Talvolta ha anche gridato le sue ragioni, ma che nessuno ha voluto mai ascoltarlo. Lo hanno deriso, si sono voltati dall'altra parte, allontanato, è stato fatto passare per un complottista, ma era tutto vero. «Ha visto che non dico bugie? - ha detto al Foglio - Avevo detto che nelle mie dimissioni del novembre del 2011 c'era un elemento di coazione. Ecco qui le più rilevanti conferme da Washington e da Londra. Puntuali. I magistrati che mi hanno perseguitato una vita senza prove li chiamerebbero “riscontri” del colpo di Stato».

Lui sa da sempre che la Casa Bianca bocciò una richiesta da parte di alcuni europei di far cadere il suo governo nel novembre del 2011. «Non sono sorpreso. Ho sempre dichiarato che nel 2011, nei confronti del mio governo, ma anche nei confronti del mio Paese, c'è stato tutto un movimento che era partito dal nostro interno ma poi si è esteso anche all'esterno per tentare di sostituire il mio governo, eletto dai cittadini, con un altro governo», dice Berlusconi a Alan Friedman per Corriere.it.

Berlusconi è un fiume che sta per esondare. «Già nel giugno del 2011, quando ancora non era scoppiato l'imbroglio degli spread, il presidente della Repubblica Napolitano riceveva Monti e Passera, come è stato scritto, per scegliere i tecnici di un nuovo governo tecnico e addirittura per stilare il documento programmatico. E poi abbiamo saputo anche che ci sono state quattro successive tappe di scrittura, con l'ultima addirittura di 196 pagine». Berlusconi ricorda volti, orari, date e soprattutto parole lanciate come sassi. «Al G-20 di Cannes, addirittura, amici e colleghi di altri paesi mi dissero: “Ma hai deciso di dare le dimissioni? Perché sappiamo che tra una settimana ci sarà il governo Monti...”».

Ma da oggi si volta pagina. Da quando ha iniziato la sua nuova vita ai servizi sociali, è un uomo diverso, pieno di nuove energie. «Quattro ore intensissime», aveva commentato il Cavaliere, venerdì scorso, il primo giorno di affidamento in prova nella casa di cura Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Deve essere stata davvero una mattinata intensa e impegnativa a ben vedere il suo volto tirato negli scatti pubblicati in esclusiva da Chi.

Berlusconi, con il camice bianco, parla con una responsabile dell'istituto in un cortile interno del padiglione San Pietro dove sono ricoverati sessanta pazienti malati di Alzheimer. Una persona che più di tutte le altre lo ha colpito: «Giuliana Mura assiste questi malati da 41 anni con una passione e una dedizione fuori dal comune. Fa questo lavoro come una missione. Queste sono persone di una umanità straordinaria. Un operatore di base guadagna 800 euro al mese e fa un lavoro pazzesco». La nuova vita di Berlusconi è rivolta a loro. Agli ultimi. Alle persone che hanno bisogno di assistenza. Una condanna vissuta col sorriso sul volto e con quell'impegno di cui è sempre stato capace: «Andrò a fondo per dare la speranza di un vero miglioramento a questi malati. Abbiamo il dovere di aiutare chi sta peggio».

Grillo, come al solito, offende («Questa salma gira e promette dentiere»), lui fa spallucce e ribatte coi fatti: «Alzeremo le pensioni minime a 800 euro

anche se siamo abbastanza sicuri di poter arrivare a mille euro», ha detto alla Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale5. Un bel modo per approcciarsi più incisivamente ad una fetta importante dell'elettorato: gli anziani.

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