Berlusconi: "Il successo di Meloni è di tutta l'Italia. Forza Italia è fondamentale"

Il Cav assicura: "Rapporti eccellenti con gli alleati, ora centrodestra unito anche in Europa". L'ottimismo dopo la vittoria di Schlein: "Troppo radicale, per FI si aprono spazi di crescita importanti"

Berlusconi: "Il successo di Meloni è di tutta l'Italia. Forza Italia è fondamentale"

Il rapporto con gli alleati, il sostegno al governo, il ruolo dei moderati e il progetto in vista delle elezioni europee: sono questi i principali temi che ha affrontato Silvio Berlusconi nel corso di un'intervista al Messaggero Veneto. Il Cavaliere ha ribadito il totale appoggio all'esecutivo guidato da Giorgia Meloni, riconoscendo la complessità del contesto attuale mostrando però ottimismo per gli scenari del futuro sempre al fianco degli italiani. Tra l'altro i forzisti potrebbero beneficiare della radicalizzazione a sinistra del nuovo Pd.

Il sostegno al governo

Berlusconi ha usato parole al miele nei confronti di Giorgia Meloni, definendola come guida "forte e capace" della coalizione e del nostro Paese. A tal proposito ha ribadito la fedeltà nei confronti del governo, che può contare su un apporto politico sui contenuti che si è già rivelato essere "leale e costruttivo" perché alla base c'è una convinzione precisa: "Il successo dell'esecutivo Meloni è il successo di tutti noi e soprattutto dell'Italia".

Il Cav si è detto ben consapevole delle insidie che si prospettano per l'intero arco del 2023. Allo stesso tempo però non ha fatto mancare segnali di speranza: "Sono fiducioso nella capacità degli italiani, di chi lavora e di chi crea lavoro, di andare avanti. Questo governo è dalla loro parte e dovremo fare tutto il necessario per rimettere in moto la crescita".

Il ruolo di Forza Italia

Nei primi mesi di vita dell'esecutivo è stato di grande rilievo il contributo di Forza Italia che, grazie a una collaborazione pragmatica, è riuscita a portare a casa importanti traguardi come l'aumento delle pensioni per chi ha più di 75 anni. Berlusconi ha voluto rivendicare le radici liberali, cristiane, garantiste, europeiste e atlantiste: "Il nostro ruolo è fondamentale non soltanto nel centrodestra, ma è unico e insostituibile nello scenario politico italiano".

Il partito azzurro, ha proseguito, fornisce rappresentanza al centro ed è "alternativo alla sinistra". In sostanza il ruolo di Forza Italia al centro "rimane insostituibile". Anche perché la vittoria di Elly Schlein alle primarie sbilancia totalmente a sinistra l'asse del Partito democratico: "La polarizzazione della sinistra su posizioni radicali apre per noi spazi di crescita importanti".

I rapporti nel centrodestra

Berlusconi ha garantito che i rapporti nella maggioranza di governo sono "eccellenti". La compattezza del centrodestra non è da intendere solo come il risultato della fiducia espressa dagli italiani alle urne, ma va vista soprattutto come "un'alleanza trentennale che risale alla mia discesa in campo e che non è mai stata messa in discussione nelle diverse stagioni politiche". Al di là delle singole sfumature tra i partiti, la coalizione può contare su una "vera amicizia personale nata da tante battaglie politiche condivise".

All'orizzonte vi sono due appuntamenti elettorali da sottolineare. Forza Italia - in vista del voto del 2 e 3 aprile in Friuli Venezia Giulia - rappresenta "una componente insostituibile del centrodestra, che ha dimostrato di saper governare con equilibrio e competenza". Per le elezioni europee del prossimo anno non ha escluso l'ipotesi di abbandonare l'alleanza a Bruxelles con il Pse per abbracciare i conservatori: "Credo che un centrodestra europeo, affine a quello italiano, con i popolari, i liberali, i conservatori e altre forze del centrodestra democratico sia un obiettivo al quale vale la pena di lavorare".

La guerra in Ucraina

Il Cav sul fronte della guerra in Ucraina ha posto l'attenzione sul fatto che la posizione di Forza Italia coincide con quella del governo, dell'Unione europea e della Nato. "Questo non toglie che io sia angosciato dalle sofferenze e dai pericoli insiti nel conflitto in Ucraina", ha aggiunto.

Poi ha rimarcato la necessità di "far tornare protagoniste le diplomazie e non i cannoni" per porre fine a un conflitto "pericoloso per tutti noi". Infine ha assicurato che "fino a quando questo non avverrà, l'Italia farà la sua parte per mettere l'Ucraina in condizione di difendersi".

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