Bersani e la battuta infelice: "Il Pd è come l'usato sicuro" Travolto dalle polemiche...

Il Pdl annuncia un nuovo corso della sua storia politica, l'Udc di Casini tenta di rinnovarsi cambiando nome (ma in realtà guardando alla stravecchia Dc) e il povero Pier Luigi Bersani non vuole essere da meno. Così, pensa e ripensa, alla fine sforna una battuta a dir poco infelice: "Alla fine siamo noi l'usato sicuro". Apriti cielo. I giovani e i frondisti del Pd hanno preso la palla al balzo per accusare il leader e la "gerontocrazia" democratica.

Il parallelo tra il Partito Democratico e un'auto di seconda mano non ha raccolto l'approvazione che Bersani sperava. "Nel Pd c’è troppo usato, rinnoviamo il parco auto", ha immediatamente replicato su Twitter "Insieme per il Pd", una fronda che tiene insieme cattolici, socialisti e liberali. "Siamo usato sicuro? Ottima battuta, ma non lo consiglierei come slogan", ha consigliato Paolo Gentiloni.

E via col dibattito a base di metafore automobilistiche: all'ex ministro ha risposto Stefano Di Traglia, capo della comunicazione del Pd: "Tranquillo Paolo. Ma Hollande è usato sicuro o finto innovatore? Affidabile berlina da 200mila km o city car da pochi km?".

Neppure il "rottamatore" Pippo Civati si è fatto sfuggire l'occasione: "Deve essere un lapsus freudiano noi attendiamo l’uscita di un nuovo modello, soprattutto per quanto riguarda i parlamentari". Bersani voleva fare una battuta e invece ha lanciato un boomerang.