La Patriarchigna è un essere mitologico, che strumentalizza la violenza omicida sulle donne per imporre la propria ideologia. Per la Patriarchigna il femminicidio, e in generale il male del mondo è causato nel nostro Paese dal patriarcato, come se negli uomini bianchi e occidentali vi sia iscritto il Dna culturale che permette ai maschi di giustificare qualsiasi tipo di sopruso nei confronti del mondo femminile. Insomma è “la legge del padre, la legge dell’uomo che vuole stabilire le regole e chi non si adegua, cioè le donne che non si adeguano a quelle regole, possono essere anche maltrattate. Questo è il patriarcato", secondo la definizione della leggendaria Boldrigna.
La Patriarchigna ha ragione su un aspetto. Si tratta di un problema culturale. La stessa Patrirchigna infatti ha collaborato con tutte le sue armi a disposizione a distruggere culturalmente e non solo il concetto di famiglia. Ed è questa demolizione che ha indebolito al midollo la personalità psicologica dei nostri figli, quegli esseri semi sconosciuti che vagano in casa bombardati dalla cultura dominante del relativismo assoluto. La vera verità che ormai si può affermare a voce molto bassa è che dove non c’è la famiglia non c’è crescita emotiva sana. Il danno non è opera delle regole del patriarcato, ma delle non regole della famiglia.
La famiglia è stata stigmatizzata, tanto che per intendersi, occorre parlare di “famiglia tradizionale” per non offendere le altre tipologie di unioni civili. La famiglia è stata distrutta economicamente. Occorre lavorare in due, non per scelta, per necessità. Chi non ricorda le vacanze estive di tre mesi con la mamma, mentre il “patriarca” lavorava a giugno e luglio raggiungendoci nei weekend. Chi oggi si può permettere una casa di proprietà senza indebitarsi e cosa potremo dare ai nostri figli per costruire un futuro?
La famiglia è stata distrutta culturalmente. Tutto è possibile, per genitori e figli. Ogni desiderio è concesso. Avere una famiglia, avere due famiglie, avere figli con donne o uomini diversi, scoprire di non essere più attratti dal sesso opposto, comprare figli o sposarsi con un albero. Tutto questo è concesso, anzi sponsorizzato dalla Patriarchigna che ora lamenta l’instabilità affettiva dei figli. Il male moderno è nato dal far credere di poter essere e ottenere tutto ciò che si desidera creando una frustrazione che si trasforma in violenza quando l'istinto non trova soddisfazione. Gli argini a tale deriva erano eretti dalla famiglia che per quanto imperfetta, come tutte le famiglie, c’era, resisteva ed educava.
Ora l’aspetto educativo è appaltato alla scuola.
Una volta, di fianco alla famiglia, c’era l’ora di religione cristiana cattolica nella quale s’insegnava il significato dei dieci comandamenti, del sacrificio dell’uomo in imitazione di Cristo e la sacralità della vita. Oggi, grazie alla Patriarchigna, alla stessa ora si discute del diritto di andare nei bagni del sesso opposto.
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