Bologna, case popolari per attivisti ambientali: l'ultimo delirio green del sindaco Pd Lepore

Polemiche in rete sull’iniziativa dell’amministrazione bolognese. Cruciani stronca i dem: “Arriva la patente ecologista”

Bologna, case popolari per attivisti ambientali: l'ultimo delirio green del sindaco Pd Lepore
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Ossessione green a Bologna: l’ultima iniziativa firmata Matteo Lepore ha sollevato un polverone in rete. Andiamo per gradi. Lo scorso 28 gennaio il Comune ha pubblicato un bando relativo al progetto di cohousing “Piano per l’Abitare” destinato nel complesso di Via Fioravanti 24. Ebbene, secondo quanto previsto dal testo, per aderire serve essere “attivisti sociali o ambientali”. Avete capito bene: per accedere a determinate case popolari nella Bologna targata dem è necessaria “affinità al progetto” verde.

L’obiettivo della giunta piddina è “sperimentare un progetto di convivenza che promuova la prima esperienza di autoconsumo energetico collettivo su un edificio pubblico di edilizia sociale”. Gli alloggi – dieci in tutto – verranno locati a canone concordato con un costo mensile di 420 euro più le spese di conduzione. Il Comune metterà a disposizione di ciascun nucleo familiare un prestito senza interessi di 3 mila euro per affrontare le prime spese di arredi e di conduzione degli alloggi. Nel bando vengono citati i vari requisiti e sorprende un passaggio in particolare.

Nel testo viene infatti affermato che chi presenta istanza dovrà "dimostrare di avere alcune caratteristiche di affinità al progetto". Di cosa si tratta? La risposta è fornita già nel bando: esperienze di volontariato/attivismo in campo ambientale o sociale, esperienze formative o lavorative in ambito sociale o ambientale, oppure avere esperienze pregresse in condomini solidali o cohousing. Ma non è tutto. Verranno selezionati 21 nuclei tra i richiedenti e verranno coinvolti in un “percorso partecipativo e di formazione”. Poi sarà il momento della selezione dei 10 nuclei che costituiranno la comunità di abitanti.

Un bando dai contenuti estremamente ideologici, difficile sostenere il contrario. Come sottolineato in precedenza, sui social è esploso il dibattito. Diversi utenti hanno accusato Lepore & Co. di aver scritto il testo su misura degli attivisti dei centri sociali. Nel consueto appuntamento con “La Zanzara”, Giuseppe Cruciani ha stroncato senza mezzi termini l’iniziativa: “La notizia mi ha lasciato sconvolto, ma non troppo.

Apprendo che il Comune di Bologna ha divulgato un bando per assegnare le case popolari e che andranno a chi ha la patente di ecologista, solo se sei un attivista green. Spero fortemente sia una fake news, anche se me l'hanno confermata più persone”.

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