Bologna "la rossa" applaude Bignami e Bernini in piazza per il 25 aprile

Anna Maria Bernini e Galeazzo Bignami a Bologna per il 25 aprile: il viceministro raccoglie il fiore del presidente dell'Anpi, simbolo della lotta partigiana

Bologna "la rossa" applaude Bignami e Bernini in piazza per il 25 aprile

L'intera squadra dell'esecutivo Meloni, oggi, è stata schierata per la celebrazione della giornata della Liberazione. Ministri, viceministri e sottosegretari sono stati presenti in varie parti d'Italia per rendere omaggio a un giorno che ha cambiato per sempre la storia dell'Italia. A Bologna si sono presentati il ministro dell'Università, Anna Maria Bernini, e il viceministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, entrambi bolognesi. Hanno partecipato alle celebrazioni in centro città, in quella che è tradizionalmente una delle roccaforti rosse del nostro Paese e qui, contro ogni aspettativa, è partito un applauso.

Quando il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, esponente storico del Partito democratico, ha salutato i due esponenti del governo che "sono voluti venire qui in piazza del Nettuno con noi a celebrare questa festa" del 25 aprile, dalla piazza si è alzato un applauso sentito, lungo e sincero nei confronti di Bernini e di Bignami. Non certo scontato, considerando il fatto che il viceministro dei Trasporti è stato in più occasioni additato come un nazista per un travestimento di tantissimi anni fa, per il quale si è scusato in più occasioni. Questo non ha, per esempio, fermato Fedez nella sua sceneggiata durante il festival di Sanremo. Eppure, la piazza di Bologna ha apprezzato e gradito la loro presenza, dimostrando che se c'è la volontà è possibile realizzare quel sentimento di unità che anche il presidente Meloni oggi ha chiesto di costruire tutti insieme.

Anche la presidente dell'Anpi Bologna, Anna Cocchi li ha citati: "La presenza dei rappresentanti del governo è un bel segnale. La piazza deve essere la piazza di tutti. Democrazia, libertà, rispetto della Costituzione sono fondamentali e da parte di chi ha giurato sulla Costituzione ci aspettiamo la presenza e la partecipazione a questo momento importante che è il 25 aprile". Ed è anche accaduto che, proprio mentre parlava Anna Cocchi, da leggio è scivolato uno dei fiori simbolo della lotta partigiana. A raccoglierlo e a rimetterlo al suo posto è stato proprio Bignami, che per un momento si è allontanato dalla sua posizione, avvicinandosi al palchetto e inchinandosi per raccoglierlo da terra.

"Credo che il 25 aprile sia una data importante perché ha costituito la fine della guerra, dell'occupazione nazista, dal ventennio fascista, delle infami leggi razziali e quindi la possibilità che venga ricordato anche in momenti che per qualcuno possono apparire condivisibili o meno, fa parte del patrimonio di libertà e democrazia di cui oggi possiamo giovarci

grazie a quello che è stato il sacrificio di tanti uomini e donne, che ha portato alla festa della Liberazione", ha detto Bignami a margine dell'evento, accettando anche le critiche che sono, inevitabilmente, piovute.

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