Bonino: "Candidarmi? Fisicamente per me è impossibile"

A "Un Giorno da pecora" (Rai Radio 1) l'esponente radicale fa un'amara confessione: "Il vero impedimento che io ho per la candidatura alle Europee è di tipo sanitario"

Bonino: "Candidarmi? Fisicamente per me è impossibile"
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Nel giorno della furiosa litigata con Pizzarotti, presidente di +Europa, Emma Bonino si lascia andare ad una confessione amara, che mescola vita privata, salute e politica. "Se mi candiderò alle europee? Se miglioro sì, il vero impedimento che io ho è di tipo sanitario. Se sono in queste condizioni no, fisicamente è quasi impossibile''. Lo ha ha detto ai microfoni di Rai Radio1, ospite del programma "Un giorno da pecora".

È una presa d'atto, non una resa. Non ce la farà a guidare una nuova campagna elettorale, come ha fatto tante volte in passato, a volte con successo, altre meno. Nel 1999, ad esempio, portò la lista che portava il suo nome a un impensabile 8,5%, conquistando ben sette eurodeputati. Sicuramente il miglior risultato mai ottenuto dalla galassia radicale, frutto anche della campagna "Bonino for president" con cui l'esponente radicale si autocandidò alla presidenza della Repubblica, forte del sostegno (e delle firme) dei cittadini. Successo effimero, visto che due anni dopo, alle Politiche del 2001, i radicali tornarono al 2,2%.

Come sta ora la Bonino?

Lo scorso ottobre Emma Bonino scelse lo studio tv di Belve, su Rai2, per far sapere che stava meglio: "Vi voglio dare una bella notizia: sono guarita dal tumore. Devo fare ancora una tac di conferma, ma dopo 8 anni questo microcitoma ospite indesiderato se ne è andato". Una bella notizia, visto che la battaglia contro la "bestiola", come aveva chiamato il male, andava avanti dal gennaio 2015. In un'intervista raccontò di non aver mai voluto identificarsi con la malattia, pur non avendo paura di parlarne: "Io non sono il mio tumore e voi neppure siete la vostra malattia, siamo persone che affrontano una sfida che è capitata".

La lite con Pannella sulla malattia

Il tumore ha accomunato i due leader radicali, Marco Pannella ed Emma Bonino. "Lei ha un tumore, io ne ho due e ho qualche anno in più - si arrabbiò Pannella - Ma è vero che abbiamo reagito in maniere diverse.

Io sto qui, mi occupo del partito e delle sue idee. Lei fa il giro del mondo. Non la vediamo, non viene, non si consulta. Si è messa formalmente e istituzionalmente fuori dal partito. Detto brutalmente si fa i c... suoi".

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