In tema di legge elettorale alcuni punti "possono essere rimessi in discussione". Nonostante questo "non si cambia partner all'ultimo momento".
Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, si rivolge così al Movimento 5 Stelle, facendo presente che c'è un accordo "tra le forze di maggioranza e Forza Italia", che deve essere rispettato. E se dunque il governo è pronto al dialogo, non è "pensabile, dopo mesi di lavoro, ricominciare daccapo".
"Bisogna capire nella sostanza se da parte del Movimento 5 Stelle è condiviso il percorso delle riforme - aggiunge la Boschi -, se vuole partecipare al cambiamento del Paese o se rimangono su posizioni di conservazione come sulle riforme".
Tra i punti che il ministro ritiene si possano rimettere in discussione c'è "eventualmente anche quello delle liste bloccate". Nei prossimi giorni il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, individuerà una delegazione per un incontro.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha lasciato al governo il compito di valutare una possibilità apertura da parte di Beppe Grillo: "Io non mi occupo di queste consultazioni tra partiti".
"Non ci lasciamo scoraggiare, il nostro approccio rimarrà improntato sulla voglia di confronto", replica a stretto giro il capogruppo M5S al Senato, Maurizio Buccarella, puntualizzando l'importanza della riforma elettorale. "Non ci sembrerebbe saggio lasciare fuori dal dibattito quella che, lo ricordiamo, è la forza più votata alle ultime elezioni politiche".
Più duro il deputato M5S Manlio Di Stefano che dà un aut aut al premier.
"Diamo a Renzi l’opportunità di uscire da quel ricatto di Berlusconi che lui stesso disse esserci quando affermò che non c’era alternativa al Cavaliere - tuona - noi gli diamo un’alternativa: chiarisca se preferisce continuare con lui o aprirsi ad un percorso nuovo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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