Ultime ore di vigilia, ultimi pacchetti, ultimi pensieri, perché da stasera si entra in quella magnifica terra di nessuno che sono i giorni tra Natale e Capodanno. Giorni di «nessuno» nel senso di nessun altro al di fuori di chi vuoi tu, che di questi tempi è un vero lusso. A mettere in fila le parole che abbiamo ascoltato in centinaia di trasmissioni televisive e letto in migliaia di articoli, gli italiani a Natale nel gergo si dice a mangiare il Panettone non avrebbero dovuto e potuto arrivarci, quantomeno non da uomini liberi, quantomeno con in tasca almeno quei due soldi necessari per comperare anche il più modesto dei regali. A parte l'invasione delle cavallette, è stato pronosticato di tutto, bomba atomica compresa, e non per scherzare. Il massimo lo si è raggiunto a inizio dicembre, quando non «Scherzi a parte» bensì Giovanni Floris ha mandato in onda su La7 la sua puntata capolavoro di giornalismo libero ed equidistante: un incredibile faccia a faccia tra la segretaria del Pd Elly Schlein e la sua neo deputata europea, la giornalista «indipendente» Lucia Annunziata, che per mezz'ora hanno picchiato come dei fabbri (o fabbre? Boh!) contro il governo, scambiandosi complimenti manco fossero in luna di miele. Vabbè, nel magico mondo virtuale dell'informazione è andata così; in quello reale non dico tanto, ma certo un po' meglio, diciamo che ci siamo guadagnati il diritto al panettone e ad attraversare il lungo ponte di fine anno senza essere molestati ogni sera anche i video-oppositori per fortuna si riposano da menagrami che avevano già dato per acquisita la condanna di Matteo Salvini per sequestro di persona, da catastrofisti che da luglio ci spiegavano come l'Italia meloniana sarebbe rimasta fuori dalla sala di comando dell'Europa e ora fischiettano davanti a Fitto superministro. A me sembra che la comunicazione giri attorno al chiedere all'oste come è il vino dell'osteria rivale, quando sarebbe forse meglio rivolgere la domanda agli avventori.
Che negli ultimi tre anni, politicamente, sono stati interpellati nelle urne diciassette volte e ben quattordici hanno detto di gradire l'osteria del Centrodestra. Auguri quindi, un brindisi alla faccia, e alla salute, di rancorosi, mediocri e frustrati.
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