Va bene, i monopattini saranno pure antipatici, ma non trasformiamoli nel nemico numero uno della mobilità urbana, ché ce ne sono ben altri. E, sia chiaro, c'è qualche ragione per nutrire più di un dubbio su questi bizzarri veicoli elettrici che sfrecciano per le città a velocità non così basse da renderli innocui e che, su quelle minuscole ruotine, sembrano sempre in procinto di ruzzolare a terra. Il primo motivo che li ha portati in cima alla classifica è tanto semplice quanto comprensibile: sono sempre in mezzo ai piedi. Con la diffusione dei monopattini in affitto le metropoli (e non solo) si sono riempite di mezzi parcheggiati ovunque: abbandonati a loro stessi nel pieno centro dei marciapiedi, davanti ai portoni, in mezzo alla strada. Ma, sia chiaro, non è colpa né dei monopattini né delle aziende che li affittano, ma solo e unicamente del malcostume degli incivili che li parcheggiano dove pare a loro, intralciando pericolosamente la viabilità pedonale. Così i monopattini elettrici, nell'immaginario collettivo, sembrano aver assunto il ruolo di simbolo del caos urbano, per molti rappresentano l'emblema dell'anarchia in movimento, il nemico assoluto. E, di conseguenza, il monopattinista è un pericolo pubblico da fermare a tutti i costi.
Ecco, un po' di questi pregiudizi sembrano essere finiti anche nel nuovo codice della strada. Sacrosanto aumentare le restrizioni e le pene per gli automobilisti indisciplinati, giusto imporre casco e assicurazione a chi guida un monopattino elettrico, ma perché non estendere gli stessi provvedimenti anche alle biciclette elettriche? Chi va su una bicicletta a pedalata assistita raggiunge gli stessi 25 chilometri orari di un monopattino. In teoria. Basta vedere i rider che sfrecciano per le strade a velocità che farebbero impallidire ciclisti professionisti per capire che molti mezzi sono «elaborati».
Però sulle bici elettriche non c'è nessun giro di vite, totale anarchia, come se chi le utilizza non fosse pericoloso per se stesso (niente
casco) e per gli altri (nessuna assicurazione). Dunque ci sorge il dubbio che l'ideologia abbia fatto la sua parte e che il guidatore di monopattino sia diventato il capro espiatorio di tutto il caos e il degrado urbano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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