Continua il lavoro dei caschi blu italiani della Forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata nel Libano del Sud (Unifil). A Shama hanno consegnato alla Croce Rossa e libanese e all’Unità di crisi della municipalità di Tiro, un'importante fornitura di latte in polvere, materiale sanitario e medicinali per contrastare malattie acute e la cura di altre patologie.
Il materiale consegnato
I farmaci sono in gran parte antibiotici, antidolorifici e antinfiammatori per la cura di patologie cardiache, diabetiche, delle vie respiratorie, gastrointestinali e infezioni delle vie urinarie. Il latte in polvere, invece, servirà non solo per garantire i bisogni nutrizionali necessari alla crescita e allo sviluppo di neonati e bambini, ma anche per prevenirne la malnutrizione, le malattie e, nel peggiore dei casi, il decesso.
Tutto il materiale donato che include un cospicuo quantitativo di siringhe, guanti in lattice e garze, è stato consegnato ai responsabili della Croce Rossa libanese e dell’Unità di crisi della municipalità di Tiro che provvederanno al trasporto e alla distribuzione agli sfollati delle aree di confine del Libano meridionale, vittime del conflitto israelo-palestinese che ha avuto importanti ripercussioni nel Paese e nell’area di operazioni dei “caschi blu” dell’Onu.
Il ruolo italiano evidenziato dal Generale Messina
Il generale Stefano Messina, comandante del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil, presente alla consegna, ha evidenziato il ruolo giocato nella circostanza dal “sistema Italia”. ha spiegato che la donazione - frutto dello stretto coordinamento tra il Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa, Banco Farmaceutico Onlus, “Vivere per amare – Live to love” Onlus e la componente della cooperazione civile-militare del contingente italiano di Unifil - “servirà a garantire un'azione immediata e coordinata per l'alimentazione di neonati e bambini e per il supporto in campo sanitario di persone e famiglie libanesi, che versano in condizioni drammatiche a causa degli effetti devastanti del conflitto che si protrae da più di un anno”.
I ringraziamenti del sindaco di Shama
Molto sentito e unanima è stato il ringraziamento rivolto all’Italia e ai militari del contingente italiano di Unifil da parte di Hassan Dbouk, nella duplice veste di sindaco e di presidente dell’Unione delle municipalità di Tiro, di Mortada Mhana, direttore all’Unità di crisi dell’omonimo distretto, e dei responsabili della Croce Rossa libanese “per la grande attenzione e la vicinanza alla popolazione locale in un frangente così particolare, che vede ancora una volta esposte le persone più fragili”.
A margine della donazione, il sindaco Hassan Dbouk, con delibera della giunta municipale, ha conferito al generale Messina la cittadinanza onoraria di Tiro “per aver offerto il suo continuo e costante impegno per lo sviluppo e il supporto alla popolazione locale e alle autorità tutte durante la missione Unifil – Leonte XXXVI. Ci sentiamo onorati di aver trovato nuovi fratelli”, si legge ancora nella motivazione, “che si sono prodigati per aiutarci a risollevare le sorti della nostra terra alleviando le sofferenze della nostra gente”.
La paura della popolazione
Secondo le Nazioni Unite, dal 7 ottobre ad oggi, più di un milione di persone, pari ad oltre un sesto della popolazione, sono state costrette ad abbandonare
le loro case o a lasciare il Paese. L'assistenza alla popolazione libanese è uno dei principali compiti assegnati al contingente italiano di Unifil nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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