Maria Rosaria Boccia è intervenuta nuovamente sui social in merito alla polemica sulla sua nomina a consigliere del ministero della Cultura per i grandi eventi. L'annuncio è stato dato dall'imprenditrice lo scorso 26 agosto ma successivamente è stato smentito dagli uffici del ministero e da quel momento è nato il caso politico. Lo stesso ministro Gennaro Sangiuliano ieri è andato a colloquio con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, spiegando le sue ragioni e smentendo che Boccia possa aver avuto accesso a documenti riservati in merito al G7 della Cultura e che per lei siano stati spesi soldi pubblici.
Il premier, durante l'intervista con Paolo Del Debbio, ha riportato le parole del ministro, che le ha assicurato che tutto è stato regolare sul caso Boccia e che la procedura di conferimento dell'incarico a titolo gratuito era stata avviata a e poi bloccata. Parole che Sangiuliano ripete nella lettera a La Stampa, ribadendo che "mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia" e che "rispetto all'organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata". Concetto che il ministro ripete anche all'uscita da Palazzo Chigi ieri pomeriggio. A tal proposito, nella notte tra martedì e mercoledì, è arrivata la replica dell'imprenditrice, che dai social ha diffuso il testo di quella che sembra essere una comunicazione a lui giunta per mail dagli uffici del ministero della Cultura.
La data è quella del 10 luglio. "Gentilissima dottoressa, dando seguito a quanto anticipato per le vie brevi poco fa, le allego i contatti miei e del mio collega per qualsiasi esigenza legata alla sua nomina quale Consigliere del ministro 'per i grandi eventi'", si legge nella mail. Quindi, la stessa ha pubblicato anche l'audio di una telefonata, preventivamente registrata, intercorsa con un funzionario del ministero. Infine, Boccia ha pubblicato una seconda mail, inoltrata da uno degli uffici del ministero della Cultura, in cui sono presenti degli allegati in formato pdf recanti la dicitura "Carta d'imbarco Sangiuliano" e "Carta d'imbarco Boccia". Questa mail è datata 15 luglio. Dalla stessa persona, il 15 luglio, è stata inviata una seconda mail con la proposta del timing per l'evento che si è tenuto a Pompei, città natale di Boccia, il 23 luglio per la consegna delle "chiavi" della città al ministro.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo a Sky Tg24 rispondendo a una domanda in merito al caso Sangiuliano-Boccia, su un possibile ricorso legale da parte del ministro, ha dichiarato: "Non sono qualificato a dare consigli, non
ho nemmeno un profilo su Facebook o Twitter perchè sono fonte di equivoci e fake news. Certamente rivolgerei un invito alla cautela quando si occupano posti di responsabilità, vedremo come andrà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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