Berlusconi: "Non posso lasciare. Se vince Grillo si rischiano disordini"

Berlusconi smaschera Grillo: "È un aspirante dittatore". E a Pomeriggio Cinque: "Marina pensa che sono matto, ma non mollo"

Berlusconi: "Non posso lasciare. Se vince Grillo si rischiano disordini"

"È un eufemismo dire che il voto a Grillo è inutile". A poche ore dall'election day, Silvio Berlusconi lancia un nuovo avvertimento agli elettori. "Gli italiani hanno cominciato a capire chi è veramente...", assicura. La preoccupazione del leader di Forza Italia è che la recessione economica e l'euroscetticismo possano premiare il Movimento 5 Stelle, "un voto assolutamente pericoloso" che potrebbe arrivare a "distruggere la democrazia".

Alla Telefonata su Canale 5, Berlusconi accusa apertamente Beppe Grillo di speculare sulla "disperazione di chi non ha lavoro, di chi si sente finito e sappiamo che con gli ultimi tre governi di sinistra non votati dai cittadini sono aumentati i disoccupati e i poveri". "L'obiettivo di Grillo è distruggere la nostra democrazia, allestire tribunali del popolo per processare politici, giornalisti e chiunque altro non gli vada a genio", continua il Cavaliere facendo notare che il comico genovese dice le stesse cose che diceva Adolf Hitler nel 1932. "Grillo è un aspirante dittatore, non fa ridere - incalza - deve fare paura perché ha le caratteristiche di tutti i più terribili protagoniosti della storia recente, da Robespierre a Pol Pot".

Per dimostrare la pericolosità del leader stellatto, nell'intervista con Maurizio Belpietro, Berlusconi legge un passaggio di un discorso del Führer. Le similitudini sono impressionanti. "Oggi - diceva Hitler nella campagna elettorale del 1932 - qui siamo in crisi, va tutto male ma questo è dovuto al fatto che tra di noi ci sono dei nemici". E l'ex premier fa notare: "Hitler si riferiva alla comunità ebraica, Grillo al sistema politico". E Hitler diceva ancora: "Bisogna individuare questi nemici ed eliminarli". "Grillo - conclude il leader di F orza Italia - dice 'faremo processi pubblici sommari', cioè dice le stesse cose di Hitler. E lui non ha negato, ha detto di essere oltre".

Qualunque sia il risultato, le elezioni di domenica non dovrebbero influire sullo scenario nazionale. Tuttavia, a Radio Montecarlo, Berlusconi non ha nascosto le proprie preoccupazioni: "Nella contingenza attuale, con questa presenza inquietante del Movimento 5 Stelle, bisogna vedere cosa può succedere, credo possano succedere anche disordini importanti". Grillo ha, infatti, già detto che in caso di vittoria farà la marcia su Roma: "Ha chiesto la testa di Napolitano, ha annunciato la cacciata di tutti i parlamentari e la volontà di distruggere tutto". Insomma, instaurerà "un sistema governato da delegati dal web e su tutti dovrà comandare lui". "Può sembrare una macchietta di dittatore - conclude Berlusconi - ma non dobbiamo ridere di questa cosa".

Berlusconi ha poi parlato a Pomeriggio Cinque, dove ha detto di non potere "abbandonare il terreno di battaglia", neppure dopo "venti anni di guerre e battaglie per difendere la libertà". "Marina - ha aggiunto - me l'ha sempre detto che sono matto...".

Nel discorso conclusivo, in serata, l'invito a non fidarsi di Renzi, che pure se "con una faccia pulita" è pur sempre il leader di un governo di sinistra, uguale a quelli che lo hanno preceduto, sostenuto da "elettori addirittura militarizzati".

In conclusione una battuta: "In campagna ho preso cinque chili, anche Renzi, ma forse lui di più". Poi una nota d'ottimismo: "Andando in giro io trovo una vicinanza e un entusiasmo superiori a quelli degli anni passati.

Spero che avremo delle sorprese".

Durante la tribunale elettorale su RaiTre, Berlusconi ha detto di volere aspettare il risultato del voto per decidere l'atteggiamento di Forza Italia nei confronti del governo.

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