
- Dico solo una cosa. Ma se in Ucraina sarà necessaria una operazione di peacekeeping, siete sicuri che proporre l’esercito europeo sia la soluzione giusta? Cioè: l’Ue ha armato Kiev fino a oggi, quindi ha “combattuto”, di fatto, contro Mosca. Come pensate che Putin possa accettare le armi nato al confine russo se fino a ieri ha detto che non voleva l’Ucraina militarizzata? A me sembra un controsenso. Avrebbe invece tutta la logica del mondo immaginare forze di interposizione Onu, ma formate da altri Paesi (anche se “pagate”, diciamo, da quelli ricchi), mai entrati in alcun modo in questo conflitto. No?
- Forse non vi rendete conto che noi “i fiori nei cannoni” ci possiamo permettere di metterceli perché in quegli stessi cannoni tanto fino ad oggi c’erano gli americani che si preoccupavano di caricarci le cartucce e i missili.
- Sulla piazza pro-Ue, l’annotazione più importante la fa Fabrizio Roncone. Un piccolo passaggio. "Pochi giovani”. Fine della storia.
- C’è un motivo se ho sempre apprezzato gli Scout d’Europa, di cui faccio fieramente parte, invece dell’agisci. Perché invece di scendere in piazza con Michele Serra per un’Europa che non si capisce bene come dovrebbe essere, l’Europeismo l’Fse lo pratica sul campo. Nell’educazione dei ragazzi. Senza ideologie di sorta. “Ho promesso sul mio onore di servire Dio, la Chiesa, la Patria e l’Europa”. Cosa c’è di più europeista di questa frase? Nulla. Quanti dei Serra Boys sarebbero disposti a sottoscriverla? In pochi. Perché non c’è Europa senza Patrie. Chi immagina un superstato unitario non capisce quanto contino le differenze tra questi nostri popoli.
- Che poi de ste piazze un po’ sinistre e un po’ radical chic, quante ne abbiamo viste? I girotondi, le sardine, i Serra Boys. Ma alla fine della fiera ha ragione Beppe Sala: “Bellissima piazza. Ma non basta. Se andassimo a votare stasera, purtroppo, rivincerebbe il centrodestra”. Questo Serra ve lo dice?
- Vi ricordate le notizie delle stragi di alawiti in Siria di qualche giorno fa? Beh, sappiate che il sinistro Keir Starmer, quello che oggi tutti avvicinano il compianto Winston Churchill, ha deciso di rafforzare l’impegno del Regno Unito per la ricostruzione della Siria comandata da Al Jolani. Londra verserà nelle casse dell’ex terrorista, proprio poco dopo i massacri a sangue freddo, qualcosa come 200 milioni di euro di aiuti economici ed “umanitari”. Forse il tempismo non è stato il massimo, no?
- Il mondo è veramente strano. Fino all’altro ieri a comprare le auto Tesla erano soprattutto i ricchi clienti liberal americani, gente con tanti soldi e la passione per le battaglie verdi. Adesso, però, questi guardano Elon come una sorta di mostro neonazista e stanno virando verso altri mezzi a batteria. Risultato? I sostenitori di Trump, solitamente dell’America profonda, stanno iniziando a comprarle per sostenere il magnate sudafricano. Cioè: immaginatevi un cowboy texano su un Cybertruck a batteria. Il mondo si sta ribaltando.
- Qualche ragione ce l’ha, Nicola Procaccini. L’esponente di FdI fa notare che il piano proposto da von der Leyen “non è un piano di riarmo dell’Ue, ma è un piano di riarmo nazionale.
Non essendoci un esercito europeo questo piano prevede di aumentare la spesa dei singoli Stati in difesa e sicurezza, e questo fa parte del programma del centrodestra”. Essendo nel programma della destra di governo, perché la Lega dovrebbe votare contro?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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