"Comportamenti non conformi". Scatta la sanzione disciplinare per Christian Raimo

Le sue ripetute esternazioni non consone per il ruolo di insegnante hanno spinto l'Ufficio scolastico del Lazio a comminare una sanzione a Christian Raimo

"Comportamenti non conformi". Scatta la sanzione disciplinare per Christian Raimo
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Nei giorni scorsi è stata notificata a Christian Raimo una sanzione di censura da parte dell'Ufficio scolastico del Lazio per alcuni comportamenti poco consoni adottati dal professore di scuola superiore, che alle ultime elezioni europee è stato candidato, ma non eletto, con Avs. La sanzione a Raimo non è stata comminata per le critiche mosse al ministro Giuseppe Valditara e, come spiega il direttore generale dell'ufficio scolastico, "la sanzione irrogata è il frutto di una valutazione molto più ampia e complessiva di suoi comportamenti non conformi al nostro codice disciplinare. Si tratta comunque di vicende interne all'amministrazione sulle quali preferirei non aggiungere altro".

Non è sicuramente un comportamento adeguato, per un professore, andare in televisione e affermare che "Cosa bisogna fare con i neonazisti? Secondo me bisogna picchiarli", in riferimento alla vicenda di Ilaria Salis in Ungheria, aggiungendo che la sua "collega" insegnante "ha fatto bene". Era fine marzo e poi, proseguendo nella linea di pensiero, imbeccato dal conduttore de "L'Aria che tira", David Parenzo, che con un certo turbamento gli chiese "mica insegnerà a picchiare i fascisti?", Raimo rispose senza remore: "Beh sì, picchiare i neonazisti penso che sia giusto".

Solo pochi giorni prima, sempre su La7 ma nella trasmissione "Piazzapulita" di Corrado Formigli, Raimo sostenne la tesi che le forze dell'ordine uccidono. Portò in diretta televisiva un elenco di casi di quelli che a suo dire sono "omicidi" delle forze dell'ordine, dal 1984 a oggi, che in realtà sono state morti avvenute durante manifestazioni che sono sfociate in violenza. "Questo è un sommario. Gli omicidi di carabinieri, polizia e polizia penitenziaria", disse srotolando un maxi-cartellone, che in quell'occasione trovò la stigmatizzazione anche del conduttore, solitamente clemente nei suoi confronti. "Queste sono persone uccise durante le manifestazioni, non con le armi in mano", ha proseguito davanti alle contestazioni Raimo.

Ma poi si arriva anche al tweet pubblicato nell'ottobre nel 2022, nei giorni in cui Giorgia Meloni era impegnata a formare il governo su incarico degli elettori.

"Ministro dell'Istruzione e del Merito, da ora in poi sappi che io a scuola insegno solo storia militare per formare le truppe scelte che domani vi verranno ad assediare", scrisse in quel messaggio Raimo, che è stato anche esponente delle istituzioni, in quanto per un periodo di tempo ha assunto il ruolo di assessore in uno dei Municipi romani.

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