"La comunità Lgbt mi ha ingannata". La testimonianza di Luka Hein

Luka Hein, destransitioner originaria del Nebraska, porta in scena la sua testimonianza con il tour " Ingannata - Perché nessuno è nato nel corpo sbagliato. Nemmeno io”

"La comunità Lgbt mi ha ingannata". La testimonianza di Luka Hein
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"Sono stata ingannata dalla comunità Lgbtqia+, che ai miei disagi da adolescente, alla mia confusione, alle mie paure ha risposto con la dittatura del pensiero unico". Luka Hein, la destransitioner originaria del Nebraska, ieri ha portato la sua testimonianza sul palco del teatro Italia di Roma, una delle tappe del suo tour" Ingannata - Perché nessuno è nato nel corpo sbagliato. Nemmeno io”, organizzato da Pro Vita & Famiglia onlus.

Hein ha raccontato che alcuni attivisti e medici che avevano abbracciato l'ideologia gender non le avevano mai proposta una strada diversa da quella della transizione di genere. Persone "che credevo amici mi hanno spinto a cambiare genere, ad assumere farmaci, ad arrivare alla doppia mastectomia addirittura a 16 anni e hanno letteralmente ricattato i miei genitori, facendo loro credere che - racconta ancora la destransitioner - se non fossi diventato un uomo sarei finita per essere una donna morta, magari forse suicida". Hein spiega che tutto questo "succede quotidianamente a migliaia di giovani, vittime dell’approccio affermativo".

L'evento a cui hanno partecipato 300 persone è stato possibile grazie alla presenza delle Forze dell’Ordine che hanno presidiato il teatro dopo che alcuni attivisti pro Lgbt avevano tentato di boicottarlo iscrivendosi con nomi falsi. "Con questa campagna vogliamo portare la voce della verità nel dibattito italiano, totalmente dominato dall’incauto approccio 'affermativo'", ha detto Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus che ha portato i saluti dell'associazione."Sono infatti migliaia in tutto il mondo e anche in Italia i giovani confusi, disorientati, che vivono i fisiologici disagi dell’adolescenza ma che hanno come unica e sola risposta quella della propaganda Lgbtqia+", ha aggiunto Brandi spiegando che questi giovani bengono ingannati attraverso lo slogan: “sei nato nel corpo sbagliato, per essere felice devi cambiare sesso”. Tutto ciò avviene perché il web e i social "sono letteralmente sommersi di video, immagini, articoli, testimonianze e altri contenuti promossi da influencer e attivisti gender che esaltano l’assoluta fluidità di genere e la più disordinata promiscuità sessuale". Lo scopo di Pro Vita & Famiglia onlus, attraverso questo tour, è proprio quello di "svelare l’inganno che ogni giorno attacca sempre più adolescenti e aiutare anche l’Italia ad arginare questa tragica deriva ideologica".

All'evento, moderato da Maria Rachele Ruiu, portavoce della Onlus, hanno preso parte anche la giornalista Costanza Miriano e Don Riccardo Cendamo, sacerdote impegnato nella pastorale giovanile. Nel corso dell'evento è stato trasmesso anche il videmessaggio di Roy De Vita, medico e primario dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma “Regina Elena”.

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