Confcommercio: in Italia 615 nuovi poveri al giorno

I preoccupanti dati di Confcommercio: "Il numero di persone assolutamente povere quest’anno in Italia supererà quota 4 milioni". In Italia 615 nuovi poveri al giorno

Confcommercio: in Italia 615 nuovi poveri al giorno

"Nel 2013 sarà boom di poveri". È quanto afferma la Confcommercio, secondo la quale nel 2013 si supererà ampiamente i 3,5 milioni certificati ufficialmente dall’Istat per il 2011. Si tratta di oltre il 6% della popolazione, contro il 3,9% registrato nel 2006.

Il dato, con una previsione massima di 4,2 milioni di poveri totali, è il risultato dato dal Misery index Confcommercio (MiC), il nuovo indicatore macroeconomico mensile di disagio sociale messo a punto dall’ufficio studi dell’associazione dei commercianti che considera, pesando maggiormente le componenti relative al mercato del lavoro, la disoccupazione ufficiale, la cassa integrazione, gli scoraggiati e il tasso di variazione dei prezzi di beni e servizi acquistati.

Oltre alla già nerissima previsione, presentata in apertura della due giorni organizzati a Cernobbio (Como), la Confcommercio, considerando i soli dati Istat afferma "che le persone assolutamente povere erano meno di 2,3 milioni nel 2006 e dobbiamo riconoscere che l’Italia in cinque anni ha prodotto circa 615 nuovi poveri al giorno, con quest’area di disagio grave che è destinata a crescere ancora, e di molto". Il bilancio è spaventoso. In poche parole dal 2006 al 2011 la crisi ha creato 615 nuovi poveri al giorno, per un totale di 1,120 milioni di persone.

Consumi giù del 2,4 % e Pil del -1,7%. I numeri sono l'inesorabile specchio dell'economia tricolore.
Confcommercio corregge al ribasso le precedenti previsioni di calo del Prodotto interno lordo per l’anno in corso, che passano dal -0,8% di cinque mesi fa al -1,7% attuale. Aumenta anche la flessione dei consumi prevista, il -2,4% invece dello 0,9%. E ovviamente, come se non bastasse, calo del 3,5% degli investimenti, -1% per le importazioni. Unico dato con il segno positivo quello delle esportazioni: +1,4%

Infine, gli ultimi numeri che sanno di amara beffa. Gli italiani lavorano più dei tedeschi e dei francesi, ma producono di meno.

Nel dettaglio, i lavoratori italiani lavorano 1.774 ore a testa, il 26% in più dei tedeschi e il 20% in più dei francesi. Ma, per ora lavorata. i tedeschi producono il 25% in più degli italiani, i francesi quasi il 40% in più.

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