"Nell’applicazione dell’attuale legge mi sembra difficile poter dichiarare ineleggibile Silvio Berlusconi". Lo dice Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, in un’intervista a Radio Popolare. Onida osserva che "il parlamento non dovrebbe mai legiferare a favore o contro interessi personali".
"Abbiamo una lunga storia di leggi ad personam, abbiamo una situazione giudiziaria con elementi anche critici, ma immaginare che il Parlamento e il governo si muovano per favorire o per non favorire soluzioni giudiziarie di una singola persona - rileva ancora - mi sembrerebbe una brutta degenerazione".
Tornando al merito dell’ineleggibilità, Onida dice ancora che "fino ad adesso la legge non è stata ritenuta applicabile nei confronti di Berlusconi, visto che non è più il rappresentante legale dell’azienda di cui è
proprietario. In termini più generali - riconosce - si può pensare a una norma, in futuro, che prenda in considerazione le posizioni dominanti sul mercato della comunicazione. Ma questo - ribadisce - sarà in futuro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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