La crisi continua a uccidere Suicidi due imprenditori 57,2%

Strozzati dalle tasse un albergatore delle Eolie e un disoccupato nel ferrarese. "Senza speranza e lavoro non c'è voglia di vivere". Un centinaio le vittime dal 2012

La crisi continua a uccidere Suicidi due imprenditori 57,2%

Storie grame. Di sfinimento e di depressione. Storie che il gran premier «tecnico», Mario Monti archivierebbe, senza dubbio, come ha già fatto in tempi recenti, come «fisiologiche». Certamente un modo tanto «disinvolto» quanto deprecabile per tentare di farle dimenticare in fretta e di minimizzarle. Storie che invece sono veri e propri urli di disperazione che dovrebbero, una volta per tutte, far riflettere.

Le ultime, accadute nel week end di Pasqua, e unite dallo stesso, tragico, epilogo, sono le storie di uno dei più noti operatori turistici delle Eolie, Edoardo Bongiorno, 61 anni, che si è ucciso a Lipari, con un colpo di pistola nel suo albergo, l'Hotel Oriente, e di un imprenditore ferrarese che si è tolto la vita, sopraffatto dalla preoccupazione per la crisi che aveva colpito anche la sua piccola azienda.

La tragedia, in questo caso, è avvenuta la vigilia di Pasqua, sabato scorso, e a fare la scoperta del corpo ormai esanime dell'uomo, un sessantenne che viveva nella zona di Casaglia e della piccola-media industria, è stato il proprietario dell'abitazione, giunto per riscuotere l'affitto.
L'imprenditore ha lasciato un biglietto con un messaggio sufficientemente eloquente: «Senza lavoro non c'è speranza, senza speranza non c'è voglia di vivere».
«Perdonami Dio. Perdonatemi Isabella e Manuela....», comincia invece con queste parole rivolte alla moglie e alla figlia la drammatica lettera che Bongiorno ha scritto poco prima di togliersi la vita.

Un gesto, come spiega lo stesso albergatore nella sua lettera, legato ai debiti che lo avevano distrutto fisicamente, moralmente e psicologicamente. Una crisi resa ancora più insostenibile dalle notizie di questi giorni.

Proprio avant'ieri, infatti, avevano annunciato la chiusura altri due alberghi storici dell'arcipelago, Le Sables noires e l'Eolian hotel, a Vulcano. Edoardo Bongiorno alle Eolie era conosciutissimo.

Aveva dedicato la sua vita all'Hotel Oriente, ereditato dal padre Leonida, un partigiano divenuto famoso per la storia d'amore con la figlia di Benito Mussolini. Quella relazione, ricostruita attraverso le lettere dei due amanti rese note dal figlio, è stata raccontata da Marcello Sorgi nel suo libro Edda Ciano e il comunista di Lipari, che ha ispirato anche una fiction su RaiUno.

Per Edoardo Bongiorno, che per proseguire l'attività del padre aveva abbandonato uno studio avviato di commercialista, quel piccolo albergo nel tipico stile eoliano, a due passi dal corso principale di Lipari, era tutta la vita. Ma la crisi che ha investito il settore si è fatta sentire particolarmente alle Eolie, dove anche nel periodo pasquale i turisti non si sono fatti vedere.

Così negli ultimi tempi Edoardo Bongiorno non era riuscito a nascondere le sue preoccupazioni per questa situazione economica sempre più difficile da gestire. Avant'ieri alcuni abitanti di Lipari lo hanno visto di buon mattino attraversare le strade del paese. Ha salutato tutti, come di consueto, e si è diretto nel suo albergo di via Marconi, che in questa stagione è chiuso e che avrebbe dovuto riaprire i battenti tra qualche settimana. Solo che a differenza del passato le prenotazioni erano calate drasticamente, mentre i costi di gestione erano saliti e di parecchio.

E proprio nel suo hotel, carico di ricordi, ha scritto la sua ultima lettera, chiedendo perdono per quel peso che non riusciva più a reggere, ha preso la vecchia pistola Beretta calibro 7,65 detenuta all'epoca dal padre, e dopo essere salito sul furgone dell'albergo si è sparato.

A scoprire il cadavere sono stati alcuni dipendenti in procinto di effettuare i lavori di preparazione per la riapertura dell'albergo. Altri morti, altre storie grame.

Così «fisiologici» questi suicidi innescati dalla crisi economica che, nel 2012, secondo un'analisi dell'università Link Campus, si sono registrati 89 morti e quest'anno sono già almeno una dozzina i casi ufficializzati: imprenditori, operai, disoccupati.

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