Liquidatore di una S.r.l. dal Maggio al Dicembre 1994, nel Gennaio 1995 ne divenivo amministratore delegato. Ad inizio Maggio 1998 la proprietà creava un nuovo consiglio, 3 elementi della famiglia, una testa di legno ed il sottoscritto, cooptato come consigliere. Il 16 Maggio 1998 presentavo regolari dimissioni ed il 20 cessavo la mia attività, con regolare passaggio di consegne al nuovo amministratore il quale però non provvedeva a cancellare il mio nominativo in CCIAA. Ad Aprile 2004 l’azienda, Italtraining S.r.l., veniva dichiarata fallita, praticamente 6 anni dopo la mia uscita dalla stessa. Il curatore non teneva conto delle mie dimissioni e mi coinvolgeva in una causa per bancarotta fraudolenta, processo penale n. 14626/02/21 R.G.P.M. – 1227/2007 R.G. Trib,, iniziata nel 2007 e conclusa nel 2013, sentenza n. 1906 del 16 Aprile 2013, depositata in cancelleria il 25 Giugno 2013 con la mia condanna a 4 anni, ridotti a 3, più pene accessorie. Naturalmente, forte della mia piena innocenza, ad Ottobre 2013 ho presentato ricorso in appello.
E’ un altro clamoroso caso di malagiustizia?
Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.