
Una dirigente dem se la prende con Hamas, difende Israele, e i suoi la sconfessano, le tolgono l’incarico, vogliono cacciarla, mentre gli «elettori» la insultano in tutti i modi e pubblicano immagini di sputi e altre volgarità, a mo’ di linciaggio virtuale.
Succede anche questo. Sta succedendo a Ilaria Celledoni, avvocato e portavoce delle donne Pd Friuli Venezia Giulia che due giorni fa - intervenendo in una discussione su «X» - ha avuto l’ardire di individuare in Hamas il responsabile delle devastazioni che - dal 7 ottobre - hanno flagellato il Medioriente, compresa la parte araba.
La dichiarazione di Celledoni è nata nell’ambito di una discussione su “X”. L’avvocatessa dirigente dem ha risposto a un utente che aveva stabilito l’equazione fra la politica dell’Europa e “i cadaveri dei bambini palestinesi”. «I cadaveri dei bambini palestinesi – ha replicato dura lei - sono il prodotto della cultura e del comportamento di Hamas, tutto mediorientale, basta cercare di scaricare la responsabilità su altri» ha detto la dirigente dem, squarciando il velo del pregiudizio che da anni - per non dire decenni - vige in una certa sinistra, dove è egemone una lettura unilateralmente anti-sionista (quando non antisemita) del dramma israelo-palestinese. Il significato di quel “tutto mediorientale” è forse involuto e l’avvocatessa potrà forse spiegarlo, ma il senso dell’intervento pare chiaro: la colpa è di Hamas, più che di Israele.
Per questo, per due giorni, la segretaria delle donne dem ha dovuto subire attacchi di ogni tipo. Spesso epiteti irriferibili. Insolenze, insulti e accuse, anche improbabili, addirittura pure quella di “suprematismo” (che non si vede dove sia). Le contestazioni, per limitarsi alle osservazioni più civili fra quelle che ha ricevuto, tendono ad attribuire a Israele tutte le colpa della guerra, sollevando Hamas da ogni responsabilità. «Hamas non esisterebbe se Israele non fosse diventato quello che è» ha scritto qualcuno, ribaltando logicamente ogni evidenza nel rapporto causa-effetto tra terrorismo e guerra. «Se la situazione è arrivata a questo punto - ha detto un altro - è colpa di gente come lei che giustifica il massacro in corso negando le responsabilità di Israele».
Celledoni già nei giorni scorsi aveva avuto modo di far capire come la pensa. «Scrivete pure è e resta la mia opinione, non ho l’abitudine di nascondermi» ha replicato. Ma da qual momento è stata travolta. Alcuni militanti - contro la dirigente - hanno chiamato in causa i vertici locali e poi nazionali del partito, i quali non si sono sottratti al loro compito di occhiuti guardiani dell’ideologia «antisionista». E sono dunque intervenuti. «Le dichiarazioni di Ilaria Celledoni in merito ai tragici fatti di Gaza non rappresentano in alcun modo la posizione del Partito Democratico e della nostra comunità regionale» ha stabilito il Pd del Friuli Venezia Giulia.
Quindi è stato il turno di Roberta Mori: «Come portavoce nazionale della Conferenza delle Donne Democratiche - ha dichiarato - è con profondo sconcerto che ho appreso delle parole espresse sui bambini di Gaza dalla Portavoce regionale della Conferenza delle donne democratiche del Friuli Venezia Giulia, Ilaria Celledoni». «Parole inaccettabili, sbagliate e intrise di pregiudizi - ha detto - che non rappresentano ed anzi si pongono in netto contrasto con la posizione del Partito Democratico». «Quelle parole da cui prendiamo fermamente le distanze - ha garantito - contrastano anche con il comune sentire della nostra comunità democratica, delle Portavoce territoriali del Friuli Venezia Giulia e delle Democratiche tutte. La sofferenza di un popolo, il massacro di civili innocenti e, soprattutto, la strage di bambini e bambine non possono mai essere oggetto di alcuna espressione che ne sminuisca l’orrore o che nasconda le responsabilità di quanto sta accadendo. Per questo motivo, sentite le Portavoce provinciali, riteniamo rimossa con effetto immediato Ilaria Celledoni dal ruolo di Portavoce regionale del Friuli Venezia Giulia».
Ma a militanti ed elettori di questo Pd, pare non bastare. «Non basta - dice qualcuno - O la cacciate a pedate dal Partito, o sono solo chiacchiere.
Questo infame post ha fatto il giro del web, è stato salvato». Celledoni intanto insiste: “Il diritto all'autodeterminazione è universale – dice - si ottiene con un percorso culturale non uccidendo il prossimo e mettendone proprio statuto la distruzione di qualcun altro”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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