"E adesso...". Prodi corre subito a consigliare la Schlein

L'ex premier avvisa la nuova segretaria dem: "Schlein deve riunire tutti i riformisti". Il Terzo Polo replica: "Nel Pd non c'è spazio per i moderati"

Elly Schlein con Romano Prodi ai tempi di "Occupy Pd"
Elly Schlein con Romano Prodi ai tempi di "Occupy Pd"

Elly Schlein, durante il lunghissimo dibattito congressuale, ha deciso di non parlare di alleanze e giochi parlamentari. Un modo per tenersi le mani libere con i propri elettori ed evitare di dare conto delle proprie scelte in futuro. La sua vittoria, per certi versi inaspettata, alle primarie, la mette in una condizione completamente diversa. Quelle risposte, finora rimandate, dovrà darle ai propri elettori, reali e potenziali. La giovane deputata dem si trova davanti un bivio: abbracciare il massimalismo grillino o, al contrario, affidarsi al moderatismo centrista. L’ex presidente del Consiglio e forte sostenitore di Schlein, Romano Prodi, prova a consigliare la sua giovane pupilla nell’intento di evitare, ad ogni costo, un nuovo-vecchio “campo largo”.

Il consiglio di Prodi

Il professor Romano Prodi, raggiunto da La Repubblica, disegna il “nuovo Pd” targato Schlein e non si tira indietro nel dare più di qualche consiglio alla giovane segreteria. “Il suo destino – spiega l’ex presidente del consiglio – è riunire intorno al Pd tutti i riformisti”. Il primo passo del Pd made in Schlein è “aprirsi ai riformisti”, o meglio, “riformare i riformisti”. Oltre al politichese di Romano Prodi, tipico di chi vuole dire ma non troppo, il programma che l’ex presidente del Pd ha in serbo per Elly Schlein è chiaro: abbandonare l’ipotesi “campo largo” con il M5S e cercare di occupare quelle “praterie sconfinate” per conquistare gli elettori moderati. Vedi, in questo caso, la possibile alleanza con il Terzo Polo. “Con un linguaggio cattolico – aggiunge Prodi – le direi che nei suoi confronti c’è stato in grande atto di fede, ora sta a lei scrivere e predicare il credo. E dovrà essere un credo riformista”.

Il Terzo Polo scappa dal Pd

Se da un lato Prodi spinge Schlein verso l’agognato “riformismo”, c’è chi, come il Terzo Polo, ha già perso le speranze. L’ex leader de l’Ulivo spara a palle incatenate contro chi spera nell’ennesima scissione piddina: “Ho letto che Maria Elena Boschi ha parlato di nuovi scenari molto interessanti per il Terzo Polo. Spera di prendere pezzi del Pd”. L’esponente di Italia Viva, sentita dal Corriere, gli risponde a stretto giro:“Nel Partito democratico – spiega l’esponente del Terzo Polo – non c’è spazio per i moderati. Per noi si apre una stagione nuova.

D’altronde, l’apertura di Elly Schlein alle istanze grilline, inutile nascondersi dietro un dito, gioverebbe e non di poco alle mire centriste del duo Renzi-Calenda.“La questione - aggiunge Maria Elena Boschi - è molto semplice: Cinque stelle e Pd si faranno una competizione dura per capire chi rappresenta la sinistra. Ciò darà energia a chi crede nella sinistra radicale ma lascerà uno spazio ai riformisti”.

Bollata come “radicale” la politica del nuovo Pd a guida Schlein, il Terzo Polo guarda oltre: “Il nuovo Pd guarda più a sinistra abbandonando del tutto le politiche riformiste a abbracciando la competizione con Conte”. Nel ticket Schlein-Conte, sembra di capire, non c’è spazio per il “riformismo” desiderato da Romano Prodi e da parte del Nazareno.

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