Cinque candidati a sindaco e ventuno liste elettorali per decidere chi dovrà amministrare il Comune di Cagliari per i prossimi cinque anni. Il capoluogo della Sardegna ha già assunto un valore simbolico politico non irrilevante in questo 2024, in quanto è stata la città da cui, lo scorso 25 febbraio, è partita per il centrosinistra la grande "speranza" (poi in realtà subito spenta) di potere ravvivare il vento del cambiamento contro il governo Meloni.
Era infatti fine inverno quando il "campo largo" era riuscito a sconfiggere di misura in trasferta il centrodestra con il successo alle elezioni regionali della grillina Alessandra Todde, esaltata come un "eroe della resistenza" per avere imposto lo stop alle forze di maggioranza la striscia di ben sette vittorie consecutive tra le Politiche e le competizioni locali. Proprio Cagliari, governata dal sindaco uscente Paolo Truzzu (candidato governatore sconfitto e adesso consigliere regionale per la destra), aveva regalato l'ex viceministra un corposo 50% alle urne. Tutto sembrerebbe quindi già scritto a favore dell'ammucchiata rossa i prossimi 8 e 9 giugno. Tuttavia, se si dovesse andare al ballottaggio il 23 e 24 giugno, il risultato si potrebbe anche ribaltare, con i due candidati all'eventuale secondo turno che per cognome (a causa di un puro caso di omonimia) fanno entrambi Zedda.
Massimo Zedda (centrosinistra)
Massimo Zedda non è esattamente un volto nuovo della politica cagliaritana. Nato il 6 gennaio 1976, entra nell'attivismo pubblico fin da giovanissimo con la Federazione Giovanile Comunista Italiana (l'organizzazione giovanile del Pci) già durante gli studi superiori. Si laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Cagliari e, nel 2006, diventa prima consigliere comunale con i Democratici di Sinistra e poi regionale con la Sinistra Democratica di Fabio Mussi. Zedda, infatti, decide di non iscriversi nel nascente Pd, preferendo invece il movimento Sel fondato da Nichi Vendola.
Grazie a questo partito (e alla coalizione che lo sostiene) viene eletto sindaco di Cagliari nel 2011 sconfiggendo al ballottaggio il candidato di centrodestra Massimo Fantola. Riconfermato primo cittadino del capoluogo sardo cinque anni dopo, deciderà di dimettersi anticipatamente nel 2019 per potere correre alle elezioni regionali. Tuttavia ne uscirà battuto, stante la larga vittoria di Christian Solinas. Massimo Zedda opta per sedersi al Consiglio regionale e, lo scorso febbraio, la sua lista "Partito Progressista" si rivelerà determinante per il trionfo della Todde. La coalizione a suo sostegno è composta da 10 sigle. Alla sua, si aggiungono Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Verdi-Sinistra, Orizzonte comune, Sinistra futura, Cagliari Europea, gli indipendentisti di "A Innantis" e le civiche "Cagliari Avanti" e "Cagliari che vorrei".
Alessandra Zedda (centrodestra)
A sfidare direttamente il suo omonimo sarà la candidata per il centrodestra Alessandra Zedda. Classe 1966, dopo la laurea in Economia e Commercio inizia la propria carriera nel mondo amministrativo con la nomina a Dirigente dell'Area Contabile e Finanziaria della Provincia del Medio Campidano e come vincitrice di Concorso Pubblico per titoli ed esami. Come istruttore direttivo in materia di contabilità e finanza lavorerà per otto anni presso la Regione Sardegna. In contemporanea, Zedda ricopre il ruolo di addetto di gabinetto dell'Assessore regionale della Sanità. Nel 1994, per quattro anni, detiene il ruolo di Presidente della Circoscrizione Comunale CEP-Fonsarda del Comune di Cagliari: è stata la prima volta che una donna cagliaritana viene eletta per questa carica.
I primi dieci anni del Duemila sono un susseguirsi di incarichi e ruoli nella Pubblica Amministrazione. Alessandra Zedda entra in politica nel 2009 quando viene eletta consigliera regionale per il Popolo delle Libertà (unica donna del partito): prima è assessore all'Industria, poi alla Programmazione, Bilancio e Politiche Comunitarie. Rieletta al Consiglio nelle successive due legislature, assume l'incarico di assessore al Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale nel 2019. Oggi è sostenuta da 7 liste a sostenerla: Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Riformatori sardi, Sardegna al centro 20Venti e Alleanza Sardegna.
Gli altri candidati
Giuseppe Farris (nato a Cagliari nel 1966) è candidato a sindaco per il "Movimento CiviCA 2024", di professione fa l'avvocato ed è stato assessore al Personale nella giunta di Emilio Floris e consigliere comunale in quota Forza Italia nel periodo in cui l'esecutivo era guidato da Massimo Zedda. Nel 2010 aveva partecipato alla corsa per la presidenza della Provincia di Cagliari: aveva superato provvisoriamente Graziano Milia, centrosinistra, nel primo turno, ma poi era stato sorpassato al ballottaggio.
Emanuela Corda (1974) è stata per dieci anni deputata per il Movimento 5 Stelle: la sua non fiducia al governo Draghi le ha costato l'espulsione dal partito e il successivo ingresso in "Alternativa", lista della quale è attualmente presidente e con cui ora tenta la corsa a prima cittadina. Per qualche mese Corda è stata anche presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Infine Claudia Ortu: 47 anni, è ricercatrice universitaria di linguistica inglese presso l'Università degli Studi di Cagliari ed è giornalista pubblicista.
In questo turno delle elezioni Comunali è candidata oer Potere al Popolo e Pci, riuniti nella lista "Cagliari Popolare-Alternativa di classe". Due anni fa si era candidata alle politiche con Unione popolare nel collegio uninominale, non risultando eletta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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